domenica 25 agosto 2019

La pessima politica Acese fatta sui Social.


Credo molto in questa squadra di giunta che ho voluto fortemente. Cinque professionisti in grado di gestire la cosa pubblica ma, prima ancora, persone abituate ad ascoltare i bisogni della gente e garantire una democrazia diretta, requisito imprescindibile per poter amministrare la nostra città.
(dal programma elettorale di Stefano Alì, candidato Sindaco di Acireale)

Ad Acireale i panni sporchi non si lavano in casa, ma sui social a colpi di post.
Se l'ingegnere Pirrone si è dimesso o è stato dimissionato, nessuna delle due versioni risolleva le sorti della Città e dei Cittadini, bensì li avvilisce ulteriormente, li deprime e li allontana sempre più da una politica che all'evidenza riesce a produrre  annunci, conferenze stampa, passerelle fotografiche.
Il tutto a servizio dei social, che sono come dei termovalorizzatori dove introduci un problema e ne escono risse, insulti ed esibizioni di tuttologi (me compreso).

Caro Sindaco, ribattere e rispondere sui social non le torna utile, la gente la sua opinione già se l'è fatta.
Gli Acesi stimano il loro Sindaco e sanno benissimo i sacrifici che si impone da quando si impuniu a cutra di questa Città.
Entrare in polemica sui social non fa altro che ricordare che un Assessore, scelto tra i primi e tra l'altro con il fiduciario incarico di Vicesindaco,  che lei (vedi sopra) ha vantato di alto livello con requisiti eccezionali dopo invece di essere Varenne risulta un cavallo da tiro? o che invece di fare squadra è stato messo in un angolo come un ragazzino sfigato.
Sindaco, tutto questo, cui prodest? Ne a lei ne alla Città.

Al mostro affamato dei social date le foto della Venere dell'Etna come quella che ha pubblicato ieri sera o delle serate di tango o l'evento in corso dello sport in area Com.
Non offra spunti.
Già basta e avanza per tutti il bilancio o lo sbilancio del Carnevale che prima o poi sarà costretto a prendere in mano come una patata bollente (patata tubero).

L'opposizione litiga perchè c'è chi vorrebbe sapere da lei, signor Sindaco i retroscena.
Ma che vogliono sapere il significato delle dichiarazioni dell'ing.Pirrone?
Le vadano a chiedere a lui, ora che è libero cittadino e, come ha dimostrato, libero da ogni scrupolo a scrivere sui Social e non chiedere una convocazione del Consiglio che in questo caso diventerebbe Curtigghiu Comunale.
Una interrogazione al Sindaco per i battibecchi sui social mi lascia inebetito.

Signor Sindaco se per caso lei qualche volta dovesse avere problemi di stomaco, non lo faccia sapere in giro: qualcuno sarebbe capace di presentarle una interrogazione sulla sua alimentazione nei giorni precedenti e sul tipo di carta igienica che intendesse usare.


Troppi telefilm americani dove le cause si discutono tra avvocatesse glamour e avvocati doppiogiochisti con dibattimento tipo Maurizio Costanzo Show.
Se ci fossero stati i Social, la Rivoluzione Francese non sarebbe avvenuta e ci staremmo ancora battendo a forza di post per poter capire se alla fine le brioches avrebbero potuto sostituire validamente il pane.

I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN CASA, ANCHE QUELLI DELLA CASA COMUNALE


santodimauro
dottorziz
cosedijaci

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