mercoledì 9 ottobre 2019

Il Carnevale in Quaresima: ci meritiamo questo?



Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris 

Apprendo con un certo rammarico che la Fondazione del Carnevale ha pubblicato il calendario.
I festeggiamenti del Carnevale si protrarranno ben oltre il mardi gras, passando sopra al Mercoledi delle Ceneri, concludendosi il primo martedi di Quaresima.

Non ci credevo, pensavo che nella nobile, cattolica e rispettosa delle tradizioni Città di Acireale questo non potesse avvenire mai. Invece, guarda un pò...

Già di per se ritenevo inconcepibile che si potesse sforare in Quaresima a causa della pioggia che avesse impedito la sfilata dei Carri di Cartapesta, figuriamoci il programmare in Quaresima.

Non mi dite che lo fanno gli altri Carnevali e che quindi: perchè non dovremmo farlo noi?
Acireale non è Viareggio.
La storia, le tradizioni della nostra Città le abbiamo dimenticate?
La nostra cultura, la particolare attenzione per la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo che ci vengono dalla dominazione spagnola e ora sono nostre quanto loro.
Il rispetto per la morte che ci viene da secoli tramandato.
La solennità della Processione del Venerdi Santo non è fatto di costume, ad Acireale è partecipazione di Fede e di Devozione. Così il Mercoledi Santo, in cui si riflette della miserrima condizione umana.
Il giorno dei Morti, quando al Cimitero rinnoviamo quel legame con quelli che sono passati avanti a noi.
Non siete a conoscenza della devozione all'Ecce Homo a San Sebastiano o al Divinissimo Cristo alla Colonna in San Pietro?

Invece di andare a ricercare nel trascurato e camuliato Archivio Storico o nella Biblioteca Zelantea i riti della Quaresima che si celebravano ad Acireale, ci concediamo al Carnevale ab libitum.
Invece di ricreare l'atmosfera del Carnevale dei nostri padri, perseveriamo ad inseguire una grandeur estremamente evanescente.

Con la precedente Fondazione abbiamo perso tanto denaro, così facendo con questa rischiamo di perdere la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra religiosità, la nostra identità.
Perderemo noi stessi come Comunità, quella stessa che nei secoli ha affrontato a testa alta prove e vicissitudini e che non ha mai smesso di coltivare i propri valori.

Ci diranno trunzi a maggior ragione.
C'est la vie.


santodimauro
dottorziz
cosedijaci




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