venerdì 25 agosto 2017

Dopo tre anni siamo ancora ai dispetti.


A quannu a quannu lu pupu iu a ligna,
a cippu a cippu nni cugghìu‘na sarma,
pi la muntata si ruppi la cigna,
curriti tutti ca lu pupu si danna.
(filastrocca siciliana)


La legge della democrazia impone a chi ha vinto le elezioni di governare e a chi perde di controllare l'operato e di opporsi quando quest'ultimo non gli sembrasse conveniente alla collettività.

Ad Acireale no.
Ad Acireale dopo tre anni si racchiude tutto nel farsi i dispetti: "zitto tu, che hai perso e rosichi" o " tu hai vinto ma sei incapace" o "quando c'eri tu era peggio" o "quando c'ero io era meglio"

Due persone stimate, due eccellenze nella loro professione, due acitani (nel senso nobile che intendo io e non nel senso dispregiativo).
Due interventi sui social che avrei preferito non leggere.

Tra i due litiganti, la vittima, un eroe (credo suo malgrado), Ciccio Fichera che, malgrado le mille difficoltà, sta accompagnando Acireale verso un salto di qualità nella civiltà.

Su chi abbia ottenuto il finanziamento al cittadino non gliene frega più di tanto, il cittadino vuole la Città vivibile.
La jattura è che dopo tre anni, malgrado il conteso finanziamento, non abbiamo ancora il CCR.
Chi non ha provveduto? Chi ha remato contro? Era forse meglio avviare quello di via Anzalone? Quando si faranno quelli di Tupparello e di Via Catusi?

Preferiremmo leggere proposte migliorative; preferiremmo che si respirasse aria di collaborazione.
Acireale sta cercando di migliorare e lo sforzo va sostenuto perchè i benefici si rifletteranno sul futuro: chiunque sia al governo della Città.
Sappiatelo.

Chi va contro la Città, va contro se stesso .

... e poi dopo tre anni...

santodimauro



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