venerdì 11 agosto 2017

Figli di una vecchia canzone: Antonello Venditti a Zafferana


Ti ricordi quella strada? Eravamo io e te...

Serata magica ieri sera a Zafferana. Concerto di Antonello Venditti, sessantasettenne cantautore della Scuola Romana,  quella dei giovani del Folkstudio, (la stessa di De Gregori con cui incise il primo album).
Eravamo quasi tremila ieri sera sugli spalti, nei sedili, sui muri a cavallo delle ringhiere, tutti all'inseguimento dei ricordi, tantissimi tra i cinquanta e i sessanta.
Canzoni come "Sotto il segno dei pesci" "Bomba non bomba" "Sara" rimarranno nella storia della canzone d'autore italiana. Ho citato i titoli che hanno segnato la mia adolescenza (fine anni settanta) ma Antonello Venditti ha ne ha scritte tante bellissime, ieri una grande commozione generale  alle prime note di "Notte prima degli esami".
Amarcord, rimpianti, malinconia: la mia generazione ha assistito a tante mutazioni, storiche, politiche e ambientali, ma essere stati testimoni della grande stagione dei cantautori è qualcosa di bello che ci rimane.
Ho registrato Lilly dal vivo, un monumento a tutti quei ragazzi degli anni settanta che disorientati cadevano nel vortice dell'eroina; non esistevano ancora la cocaina e le pasticche che si usano oggi.
Con Compagno di scuola, obbligatori gli occhi lucidi.
Con In questo mondo di ladri, obbligatorio urlare a squaciagola.
Grazie Antonello Venditti, stiamo invecchiando insieme, entrambi figli di una vecchia canzone.

santodimauro






Nessun commento:

Posta un commento