martedì 28 novembre 2017

Quando un amico...


Quando un amico passa un guaio la prima reazione è non volerci credere.
Oggi un risveglio doloroso: Salvo Cutuli arrestato.
Grande correttezza mi ha sempre dimostrato Salvo Cutuli: personalmente non ho mai pensato che potesse compiere un reato, neanche un divieto di sosta; lui che mi ha sempre rimproverato  dicendomi che parcheggio a cazzo di cane.
Lui ha sempre seguito con passione la cronaca giudiziaria, lui ha sempre parteggiato per la Procura.
Oggi questa tegola e non riesco ancora a capacitarmi.
Io e tutti gli amici di Salvo Cutuli (o Alfio per gli intimi e l'anagrafe) ci auguriamo che al più presto riesca a chiarire la sua posizione e tornare libero.

Che questo sia veramente un brutto sogno.
santodimauro
dottorziz
#cosedijaci

domenica 26 novembre 2017

Presepe Settecentesco: le iniziative per Natale


Ieri mattina, sulla terrazza della canonica della Chiesa di Santa Maria La Scala, conferenza stampa di Don Francesco Mazzoli che recentemente ha anche assunto l'incarico di Parroco della Parrocchia Santa Maria la Neve. Il giovane e dinamico prete ci illustrava la volontà di rilanciare il Presepe Settecentesco meglio conosciuto dagli Acesi come "a 'Rutta".
Sua Eccellenza il Vescovo ha affiancato a don Mazzoli, quelle che lui ha definito i suoi angeli, le signore Paola Riccioli e Giuliana Pistarà. A Giuliana Pistarà abbiamo chiesto di volerci illustrare le iniziative per il prossimo periodo natalizio e le eventuali iniziative future: "Il progetto ha come scopo l'apertura del Presepe Settecentesco non solo durante il periodo delle festività natalizie bensì tutto l'anno. A Padre Francesco Mazzoli è stata affidata la parrocchia di Santa Maria della Neve e, insieme ad una costituenda Associazione, verrà perseguito il rilancio religioso, turistico e culturale de "a rutta". E' stato allestito un programma di eventi, di varia natura che va dal 2 dicembre p.v. al 7 gennaio 2018. Gli artisti, acesi e non, che si esibiranno lo faranno a titolo gratuito sposando con entusiasmo un'iniziativa che ha,come unico scopo, il recupero e la valorizzazione di un bene di pregio ed unico nella sua specie. La Soprintendenza di Catania sarà presente con due appuntamenti, con le scuole che vorranno partecipare, aventi come oggetto i personaggi, le piante, gli animali e le tradizioni del Presepe siciliano. Sono stati contattati il Touring, il FAI e l'Associazione delle Guide di Catania che hanno assicurato la loro collaborazione. Altri imprenditori hanno prestato il loro contributo senza alcun corrispettivo. Il restauro dei pastori verrà finanziato con il contributo di privati che vorranno "adottare un pastore". Altro intento dell'associazione, importante tanto quanto il recupero del bene, è il raggiungimento della capacità di coprire il fabbisogno finanziario in modo autonomo." santodimauro
dottorziz
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venerdì 24 novembre 2017

Salvo Nicotra cala il cianciolo.


Tempi di assestamenti di potere e di maggioranze.
Il Consiglio Comunale più bislacco e più alla ribalta della cronaca di tutta la secolare storia da Xyphonia ad Acireale, continua a navigare a vista e alla ben meglio condotto da quel martire dell'incarico che è Saro Raneri e con un vice che sembra sempre più defilarsi sino a sembrare uno che si trovava a passare dal Palazzo di Città.
Le mazzate dei trombati e la soddisfazione degli eletti oramai sono state messe in archivio.

Si apre una nuova pagina e già nel prologo sembra terrificante.
Il sommario processo svolto in tv un paio di giorni fa, concluso con una condanna mediatica spietata e denigrante, ha lasciato la Città sconvolta ed intontita; noi invece aspettiamo, caso mai si dovesse muovere, la Magistratura vera.
Detto questo, Cose di Jaci si fa i fatticeddi sò.

Invece si nota un certo fermento (che fa anche rima con Frumento) intorno alla regia politico/strategica della politica.
Il tessitore politico autoctono, la mente che ha concepito e partorito le migliori mosse strategiche in politica locale nell'ultimo quinquennio si è messo in moto.
La maggioranza con o senza verifica pare sia ben solida attorno al Sindaco che già scalpita in vista della campagna per il secondo mandato.
Incontri e cene romantiche, messaggi e telefonate, frasi a "baccagghiu e sguardi sornioni, la dicono lunga sul lavoro svolto dal politico, anche artista,  maggior esponente locale del metaformismo.

Il cianciolo è calato, conoscendo l'equipaggio, la pesca dovrebbe essere ottima ed abbondante.
Restiamo a guardare, curiosi senza dubbio, come maturerà e come si evolverà la maggioranza in appoggio a Roberto Barbagallo.

Nostra preoccupazione invece è il quadro generale politico della Città: urgono prese di responsabilità di chi ha a cuore l'avvenire di Acireale, urge potare il secco e l'improduttivo e dare spazio a nuove energie che vogliono scommettersi.
Di questo ne parliamo domani.



santodimauro
dottorziz
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sabato 18 novembre 2017

Chi ha vinto le Regionali?


Oggi Musumeci siederà sulla poltrona più alta di Sicilia.
Non sono contento: neanche pensare che l'alternativa sarebbero stati i grillini mi rallegra.
Ora parlare con uno di centrodestra è diventato di nuovo impossibile, pensano di avere la strada spianata per tutte le destinazioni.
Ad Acireale alle Amministrative sbatteranno contro un muro, ma non perchè sarà forte il candidato di D'Agostino, perchè ad Acireale il centrodestra è debole, molto debole.
Alle Regionali il candidato che la politica locale appoggiava è stato Papale: andate a contare le decine di voti...

Nel centrosinistra si sente il cigolare sinistro della ghigliottina che taglierà teste, tante teste.
Sammartino o chi per lui dovrebbe essere presto il commissario regionale del PD a quanto si sente sussurrare.

Però non è esatto affermare che, se l'affluenza fosse stata maggiore, il risultato poteva essere a favore dei grillini; il risultato poteva variare di quanto bastava per far capire il segnale che il popolo stava dando.
Tanti non sono andati a votare, non tutti per indolenza.
Tra chi non è andato a votare, ci sono pure i nostri figli che lavorano fuori dalla Sicilia e fuori dall'Italia, se loro sono giustificati, non sono giustificabili quelli che non sono andati a votare anche per coloro che sono fuori per potere consentire loro di tornare trovando lavoro  casa.
Tra chi non è andato a votare c'è chi è solo, fisicamente e moralmente, che ha perso interesse a quello che gli sta attorno, che non avverte la presenza delle istituzioni e respinge il voto con rabbia, schifato.
Tra quelli che non hanno votato ci sono stati quelli che hanno preferito una domenica godereccia che compiere il proprio dovere.
Tra quelli che non hanno votato, c'erano tanti struzzi, tantissimi.
Non sapremo mai per chi avrebbero votato gli struzzi, sappiamo invece che una grossa fetta di elettorato nasconde la testa sotto la sabbia (augurandoci che sia sabbia).
Quello che fa rabbia, è sapere che poi i primi a lamentarsi che le cose vanno male saranno gli struzzi, coloro che hanno avuto in mano l'arma del cambiamento e non hanno votato.

Gli struzzi hanno avuto la meglio sulla Sicilia e le sue sciagure.
Ora c'è Musumeci; oggi si siede nella sedia più alta di Sicilia, quella che fu di Federico II.

santodimauro
dottorziz
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lunedì 13 novembre 2017

Santa Venera: i fuochi d'artificio diventano giocattoli


Ieri matina al Unità di Pediatria e Neonatologia dell'Ospedale di Acireale, i giovani del Circolo Santa Venera hanno regalato alla ludoteca del Reparto, gestita dall'AVESCI, fondata dall'indimenticata Celestina Arcidiacono Strano, presieduta da Carmen Pulvirenti, dei giocattoli acquistati con parte delle somme raccolte per lo sparo dei fuochi d'artificio in occasione della processione del 19 luglio scorso delle Reliquie di Santa Venera.
Il gesto è stato molto apprezzato dal Primario e dai medici e paramedici del reparto.
Gli onori di casa sono stati fatti dal dott,Vincenzo Coco e dalla Caposala sig.ra Vera Primavera.

I ragazzi del Circolo Santa Venera si sono ripromessi di effettuare altre iniziative per il nosocomio Acese.

Viva Acireale
Viva Santa Venera


santodimauro
dottorziz
cosedijaci

sabato 11 novembre 2017

Giarre: la decadenza autoimmune


L'ho presa da Google Map, l'immagine di una zona di Giarre che 45/50 anni fa era il punto snodale di tutto il commercio dei limoni e degli agrumi in genere della costa Jonica.
Piazza del Duomo angolo via Gallipoli, l'antico Bar Musmeci, dove tutto era delizioso la granita nel bicchiere grande che dovevi prenderne mezza, i coni e gli iris enormi. Bambino per me il bar Musmeci era il Bengodi, nel periodo Pasquale, oltre l'estate, andavo con mio padre ed in quel bar facevo incetta di uova di Pasqua: i senzali, i commercianti, l'indotto, tutta gente benestante, il settore era prospero e Giarre come Acireale erano Città opulente.
Finocchiaro il barbiere, il taglio di capelli a Giarre era d'uopo, i barbieri erano più moderni nei gusti di quelli acesi, tranne nei rasoi che ancora affilavano nel cuoio.
Il tabacchino dell'anziano sig. Longo e signora, una deliziosa coppia di vecchietti, gentili e affettuosi: il sig. Longo mi conservava le 500 lire d'argento di cui facevo incetta(ai tempi).
I vestiti da Sciacca e da Cutuli e gioiellerie da non avere nulla da invidiare alle acesi.
Premessa lunga, ma mi sono molto cari i miei ricordi di Giarre che fu.

Non sono più un profondo conoscitore di Giarre, non mi interesso, da tanto, più di limoni, il cui commercio (come allora) non c'è più.
Ogni volta che vado a Giarre, vedo una Città grigia, sarà ancora viva, commerciale più di Acireale sicuro, ma dei dati mi hanno dato da pensare.
Il mercato immobiliare, indice per valutare la ricchezza, a Giarre langue , gli immobili sono svalutati tantissimo e comunque anche a prezzi invitanti non ci sono acquirenti.

Quello che mi è saltato agli occhi in questi giorni passati di politica intensa è che Giarre non ha espresso un deputato regionale. Una Città che ha espresso potenti politici come Peppino Russo e Salvo Andò non riesce a convergere su un nome che la rappresenti e la tuteli (forse anche a danno di Acireale, ma fa parte del gioco) in tutte le sedi istituzionali.

Non torneranno più i tempi di cui sono nostalgico, ma  ritengo che Giarre non meriti questa autocastrazione e questo abbandono.

santodimauro
dottorziz
#cosedijaci (non tanto stavolta)

Lo zar Nicola e i suoi fedeli cosacchi




Ha fondato un partito, ha rischiato in prima persona  anche se dal primo momento ha avuto la certezza che Sicilia Futura raggiungesse il 5%, oggi Nicola D'Agostino può dimostrarsi soddisfatto della campagna elettorale per le Regionali 2017 e della sua rielezione all'ARS.
I contenti dell'Amministrazione Barbagallo hanno prevalso sui critici e sui detrattori.
Acireale Città di destra ha premiato il centrosinistra dando miserevoli consensi ai candidati del cdx.,
L'operato di D'Agostino nel captare finanziamenti per la Città, nel migliorare la qualità e l'importanza dell'Ospedale di Acireale, di sostenere l'Amministrazione Barbagallo nel cammino della legalità e della buona amministrazione è stato premiato con 4200 voti.

L'arma segreta di D'Agostino sarà sempre la squadra: il sapersi stringere a coorte e marciare compatti verso l'obbiettivo.
Un comitato elettorale organizzato da Nino Oliva diventa un centro comando della NASA.
Un comitato che all'inizio ho definito uno show-room man mano si è popolato sempre più di acesi che in Nicola hanno risposto fiducia, chi riconfermandola, chi per la prima volta.
Le donne, tante donne al Comitato, che hanno dato grazia, colore ed efficacia al Comitato.
I giovani, a cui è stato instillato un entusiasmo incredibile, che è un piacere sentire parlare e fanno ben sperare per il futuro.
Una vigoroso esercito senz'altro.
Dei Consiglieri qualcuno ha brillato, altri non pervenuti.
Su quest'ultimi ne sentiremo parlare alla cosiddetta "squagghiata da nivi"

Ora c'è la campagna elettorale per le Politiche.

santodimauro
dottorziz
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venerdì 10 novembre 2017

Il fenomeno


Da solo ha fatto quanto Nicola D'Agostino col suo esercito: con la sola differenza che D'Agostino il partito l'ha creato e a lui è stato consegnato, però, in compenso ha salvato la faccia del PD a Catania guadagnando da solo un seggio ed evitando una " gran malacumparsa storica" al partito.
Ha umiliato il vecchio PD e ha posto le premesse per limitare il potere della CGIL di Catania che esce malconcia assieme al suo candidato, il generoso e combattivo Angelo Villari.
Si appresta a lanciare verso un seggio di Montecitorio la sua compagna di cordata Valeria Sudano e di imporsi nel panorama politico locale e nazionale.
Una persona brillante e cordiale, addirittura gentile anche quando gli fai le frecciatine (non potevo farne a meno) Luca Sammartino ha davvero la stoffa del politico.
Qualche attacco lo ha ricevuto, ma non lo scalfiranno le malignità e le ricostruzioni accomodate, con quei numeri si vola alto.
Una perplessità mi sorge sul lato PD: cosa riuscirà a fare per questo partito KO che dal tappeto in cui è steso non da segni di vita?
Non riesco ad immaginare il Circolo PD del futuro, al confronto politico che vi si potrà effettuare ai personaggi che lo comporranno.
Tanti amici lo hanno sostenuto, alcuni molto cari, tanti che con la tradizione del PD e del centrosinistra non si sono mai identificati.
Mario Gerbino è il segretario designato in pectore, tocchera a lui tessere per conciliare la vecchia gestione (disastrosa) e la nuova eterogenea e variegata.
Un PD acese che avrà tra le sue fila, uomini di Sammartino, Antony Barbagallo e Nicola D'Agostino.
O si esplode o si diventa frizzanti.
In Consiglio Comunale dovrà crearsi il gruppo PD composto da Riccardo Castro, Orazio Fazzio e Antonello D'Agostino, quest'ultimo non sarà più solo e la compagnia, garantisco io, sarà di qualità.
Da piccolo ed insignificante tesserato del PD e come curioso patologico resto in attesa dell'evoluzione degli eventi, che sicuramente non saranno noiosi, anzi, credo tutt'altro che noiosi.

Non c'è dubbio che da queste elezioni è emerso il fenomeno Sammartino, gli faccio i migliori auguri, (spero presto farglieli di presenza)

E se dovessi dire "ad maiora" dove ci andiamo a tenere?

santodimauro
dottorziz
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mercoledì 8 novembre 2017

Carnevale è una cosa seria.


Le giornate trascorrono, il tempo vola, quando comincia il freddo gli Acesi pensano a due cose: Sammastianu e Carnevale, gli eventi principali dell'anno ad Acireale.
Quest'anno il Carnevale lo vediamo lontano, lontano.
Polemiche a non finire attorno al Carnevale Acese, la maggior parte della Città non è a conoscenza delle dinamiche in atto dentro la Fondazione e dentro i cantieri.
Che Carnevale sarà quest'anno?
Chi parteciperà?
Come si svolgerà?
Da quando si è insediata la presidenza Belcuore, che abbiamo plaudito per la grande stima nei suoi confronti, è venuta a mancare quella comunicazione (non parlo di trasparenza) che con Coniglio forse era a momenti anche troppo abbondante.
Gli Acesi vorrebbero sapere se il prossimo Carnevale ci sarà e come sarà.
Non è un segreto che ci sono cantieri storici in rotta con la Fondazione, non entriamo in merito alle diatribe interne, ma la Città deve sapere cosa si prospetta.

Aspettiamo con ansia segnali rassicuranti da tutti i fronti, ma comunque sia, gradiremmo essere informati.

Per gli Acesi, Carnevale è una cosa estremamente seria.


santodimauro
dottorziz
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Tutt'altro che bellissima



A tutti quelli che avevano dimenticato venti anni di berlusconismo distruttivo e che imputavano tutti i mali al Pd ed in particolare al suo leader Renzi, non pare vero che sia tornata in auge la destra e quasi si grida al miracolo.
Purtroppo si tratta di un deja vu, un brutto deja vu, che costerà caro ai siciliani ma che i siciliani in fondo meritano per intero.
Ora beviamoci questo calice amaro per altri cinque anni, tanto il sapore è lo stesso di quello che abbiamo bevuto prima.
I cinque stelle non erano la soluzione, ma questa ammucchiata riesumatrice ha tutte le premesse per continuare lo sfascio della Regione Siciliana.
Cateno De Luca non è un esempio, è solo il primo caso ma non ultimo: stavolta c'è incappato lui col complotto massonico: poi verranno i templari, i savi di sion, le sette sorelle e le scie chimiche.
Quando si trasporta letame, anche se i sacchi all'apparenza sono puliti, la puzza si sente lo stesso.
Quando si è caricato dietro il letame, il Presidente Musumeci ha sentito solo profumo di Chanel n.5 e che fosse letame lo ha saputo dei giornali.
Buon lavoro Presidente.
La prego mi sorprenda.
Per me non diventerà bellissima,
Per me #diventerànafetenzia


santodimauro
dottorziz
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martedì 7 novembre 2017

Grillismo alla jacitana



Nicola è stato eletto.
Angela è stata eletta.

Acireale è a maggioranza grillina, almeno fino alle prossime amministrative quando i grillini saranno nuovamente relegati ai margini della politica acese.
Figuraccia di Forza Italia e di tutto il cdx: sale il governatore ma Acireale da i soldi spicci in voti ai candidati di quello che fu il partito padrone della Città.
Compreso per il  candidato locale Antonio Castro, sabotato dal partito, è stata una manciata di voti raggranellati per la Città.
Che sia giunta l'ora di Giuseppe Franchina, neo papà, quindi ora più maturo?

D'Agostino ha fatto cerca di voti per se e per un partito: creare Sicilia Futura, gestirla, organizzarla e portarla alle elezioni è stata una sfida da Titani e poteva risultare alla fine uno sforzo per far eleggere uno di Carlentini o di Raffadali o di Pietraperzia e restare a piedi.

Il Pd ha rimediato l'ennesima figuraccia della gestione Raciti, a questo punto non possiamo parlare di incapacità o malgestione, preferibile parlare di jettature, malocchio e fatture vodoo, almeno troveremo un motivo della reiterazione di una gestione fallimentare.
Nel Pd siciliano si dovrebbero dimettere tutti, dal segretario regionale fino alla donna delle pulizie della più remota sezione.
I grillini raccolgono la protesta, gli scontenti, i delusi, gli arrabbiati e soprattutto i disinformati e/o disorientati.
Nel voto disgiunto non si può votare l'acquasanta per presidente e il diavolo per deputato o viceversa.
O l'elettorato Acese non capisce un'amataminchia di politica o il bipolarismo serpeggia per la Città e urge l'intervento di qualche ente per la sanità mentale.
Cancelleri ha raccolto voto di protesta, rabbia e noia? O il voto del Presidente non interessava ai cercatori di voti?
La seconda risposta nella maggior parte dei casi è quella giusta.
Invece, Angela Foti ha il suo elettorato, incarna un voto di protesta e un alternativa strutturati e che abbiano un senso.

Acireale ha detto così.
Si a Nicola e si ad Angela.

I miei più affettuosi auguri ad entrambi.

W la Sicilia
W la Madonna dell'Itria

santodimauro
dottorziz
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sabato 4 novembre 2017

L'inutile strage: 99 anni da Vittorio Veneto


Il Sommo Pontefice di allora (Benedetto XV) la definì un'inutile strage ed aveva pienamente ragione.
Una guerra per arricchire le grandi famiglie industriali europee che nella guerra intravedevano lauti guadagni.
Dalla guerra civile americana (o di secessione) in poi le guerre sono servite a rimpinguare le casse delle industrie di armi.
Sino ai giorni nostri si fanno guerre per favorire le industrie belliche: "esportiamo democrazia" arricchendo l'industria bellica.

La Prima Guerra ha riunificato la Nazione, oggi festeggiamo l'Unità d'Italia: il prezzo è stato caro, i popoli italici irredenti da 99 anni sono riuniti alla madrepatria, a parte qualche altoatesino (sudtirolese) che non è proprio del tutto felice.

L'inutile strage, la logorante guerra di trincea, gli inutili e sanguinosi assalti con la baionetta, lo stillicidio di vite continuo:
Uno Stato Maggiore, quello italiano, formato largamente da incapaci, che mandarono al macello tanti giovani per una concezione bestiale di guerra.
Ed i morti col gas, altra vergogna.
La disfatta di Caporetto la cui colpa fu scaricata sui soldati ( si parlò di tradimento, una strofa della canzone del Piave) sui poveri e non sui gallonati ufficiali.
La battaglia di Vittorio Veneto che segnò la vittoria delle armi italiane fu conseguenza del collassamento e sfaldamento dell'Impero Austroungarico: i soldati che i nostri avevano di fronte erano boemi, ungheresi, slovacchi che davanti al tracollo dell''Impero, pensarono alle loro nazioni e alla loro pelle e risalirono disordinatamente quelle valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Al contadino siciliano o calabrese, sbattuto su un treno e portato sulle doline carsiche, cosa pensate interessasse di Trento e Trieste irredente? Il loro interesse era nel raccolto che senza il loro lavoro non ci sarebbe stato.
Però il mischiarsi di italiani provenienti da tutta la penisola. al fronte, ha di fatto iniziato l'Unità italiana.
L'esaltazione della vittoria trionfale e poi mutilata dai trattati di pace, spianò, insieme al malcontento popolare, ai reduci senza lavoro, la disoccupazione e la crisi economica postbellica, la strada al fascismo: ma questa è un'altra storia.

Quelli che combattono le guerre sono i poveri, quelli che muoiono in guerra sono i poveri.

Oggi è la Festa delle Forze Armate.
Un pensiero a tutti quei morti in guerra e a tutti coloro che vestendo una divisa difendono il vivere civile e l'integrità di una Nazione che ora lo è veramente.
Non più guerre ma ci siano sempre le forze armate e le forze dell'ordine e che siano sempre amate e rispettate.

santodimauro
dottorziz
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