venerdì 31 maggio 2019

A Coniglio converrebbe ?



Troppo parlare attorno Antonio Coniglio, quasi a pentirmi ad essere stato il primo.
Troppo nulla, troppo chiacchiericcio.
Stefano Alì ufficialmente non si è pronunziato e non ha lanciato nessun rimpasto, quand'anche avesse sussurrato in mille orecchie.

Ma converrebbe ad Antonio Coniglio tutto questo? Converrebbe ad Antonio Coniglio diventare Assessore di una Amministrazione in cui finora è sconosciuta la parola programmazione.?
Solo l'ing. Carmelo Grasso ha la visione attuale e prospettica: immaginare la mobilità e la viabilità della Città è difficile, se poi si deve migliorarne la vivibilità. L'assessore all'Urbanistica sta ben marciando, malgrado critiche e zigzag indigeste.
Di questi giorni la discussione del manto del Tupparello: sarà fatto con l'erba naturale al fine di consentirci entro due anni di venire a raccogliere cavuliceddi e cosci di vecchia.
Coniglio tra le altre cose dovrebbe confrontarsi con la Fondazione del Carnevale che avrà un deficit di bilancio consistente e dove, malgrado le contestazioni in Città, nessuno dei componenti si sia dimesso.

La mia curiosità, la curiosità di tutti, consiste nel conoscere la risposta alla domanda: che margine di autonomia e di indipendenza darà Stefano Alì ad Antonio Coniglio?
Avrebbe vincoli di mandato? Dovrebbe subire i Consiglieri invadenti?

Quanto sarebbe digeribile Coniglio nell'Amministrazione da parte della maggioranza che lo sorregge?
Quanto sarebbe sereno il percorso politico di Coniglio dato che sorgerebbero questioni di primazia nell'ambito dell'area politica dove si sta attualmente muovendo.?

Coniglio sarebbe solo: non avrebbe le spalle coperte da personaggi come Nicotra e D'Agostino che gli consentivano ad operare con serenità durante la sua prima esperienza assessoriale.
Ora i suoi protettori del passato gioiscono guardando la intraprendenza del loro pupillo, in tanti immaginiamo che lo facciano carezzando una bambolina, che lo raffigura, tutta piena di spilli.

E Sabrina Renna?
Il percorso politico di Sabrina Renna finora è stato fantastico: una crescita di voti e soprattutto delle qualità politiche che fanno pensare ad obbiettivi lusinghieri per la bella Consigliera. Sabrina Renna e Antonio Coniglio hanno messo su l'accoppiata politica più brillante che Acireale possa avere. Che ruolo assumerebbe l'ammiratrice di Pannella,: sosterrebbe una amministrazione che reca i colori di coloro che hanno sotterrato Radio Radicale?

Purtroppo le regole di ingaggio sarebbero pesanti, diventare nocchiero di una nave che naviga a malapena a vista e con una ciurma che abbasserebbe la media anche con risultati fantastici, comporta una grande dose di coraggio. Conviene rischiare di bruciarsi quando lontano all'orizzonte continuano a spuntare nuvole che preannunziano il default?

Però.... (doveva esserci un però) Stefano Alì, Carmelo Grasso e la Città meriterebbero il sacrificio, in fondo, ripeto a dire, che attualmente l'alternativa a Stefano Alì è sempre e solo Stefano Alì.

e il PD?


Viva Acireale
Viva Santa Venera

santodimauro
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lunedì 27 maggio 2019

Il PD: Sammartino scatena i suoi ad Acireale



Ad Acireale il Pd è sempre in stato catatonico ma tra le sue varie componenti, durante queste elezioi europee, una si è distinta.

Il gruppo che ha per riferimento l'onorevole Luca Sammartino, con a capo il Consigliere Comunale Orazio Fazzio ha condotto una brillante campagna elettorale.
L'impegno profuso faceva ricordare le amministrative e i risultati ci sono stati ed estremamente lusinghieri.
Ben 1242 voti per Caterina Chinnici sono un traguardo lusinghiero, specie in elezioni poco sentite e senza candidati locali.
Nella foto con l'On. Luca Sammartino, Orazio Fazzio consigliere comunale di Acireale, il vulcanico Angelo Trovato e il giovane Matteo Sapienza.
Questo gruppo che conta tra i suoi componenti anche l'ex Assessore Francesco Carrara e l'ex Consigliere Angelo Calì, continuerà a sorprenderci perchè a guidarlo e l'entusiasmo e l'affiatamento.


santodimauro
dottorziz
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Grazie ad Alessandro Coco la Lega stravince ad Acireale


Alessandro Coco oggi può sentirsi pienamente soddisfatto: l'umiltà, la costanza, la coerenza lo hanno premiato.
Da quando la Lega è diventata vincente e di conseguenza carro su cui saltare per avventurieri e opportunisti, anche la gente per bene che intende la politica come servizio o addirittura missione.
Alessandro Coco, padre e marito esemplare e da sempre soldato obbediente oggi, in testa al suo Circolo della Lega, Città di Acireale ha colto una grande vittoria politica.
Con Alessandro siamo avversari politici, con scintille e con tanto rispetto, qualsiasi duello si conclude sempre con la conferma della reciproca simpatia.
Cattolico fervente, difensore della famiglia, antiabortista e contro le forme di famiglia che non sia la tradizionale, ha fatto propria la battaglia della difesa delle tradizioni della Cultura Cristiana europea.
La sua candidata al Parlamento Europeo, l'avv Annalisa Tardino, è stata eletta ed ha avuto un lusinghiero risultato in Città.

Auguri Alessandro per la tua carriera politica, anche se non ti voterò mai.

Viva Santa Venera
Viva Acireale

santodimauro
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lunedì 20 maggio 2019

Voi Acesi, chi vorreste Assessore?


Il dissenso non bisogna ammetterlo, bisogna esigerlo.
-- Robert Kennedy--

In tanti dicono che mi sono ammosciato, che non scrivo più e che sono troppo accondiscendente con l'Amministrazione e in particolare col Sindaco e l'Assessore Grasso.
Io stimo quei due e non ne faccio mistero, come non faccio mistero che ci sono Assessori a cui non affiderei neanche la pulitura di una stalla e che per smuovere questa acqua stagnante che rischia di diventare putrida si deve mettere mano a radicale e vigoroso rinnovo dei componenti della Giunta.
La sindacatura di Stefano Alì non può rischiare di passare alla storia come tra le peggiori della storia sin dai tempi della leggendaria Xiphonia.

La politica deve rispetto a tutto e a tutti e in particolare alla verità e a chi gliela dice in faccia ed io intendo riportare le istanze degli Acesi che ho raccolto.
Dopo un anno la Città sta cominciando ad essere perplessa nei confronti dell'Amministrazione Alì e ne rileva sempre di più le criticità e le manchevolezze.
Gli Acesi vorrebbero un Sindaco forte ed il paradosso è che il Stefano Alì è un Sindaco forte, il nocciolo dell'Amministrazione è solido: Alì, Grasso, Cavallaro ed il consulente Rocca non hanno deluso, ed il Sindaco  si può permettere di rivoluzionare la squadra.
Purtroppo gli altri Assessori sono invisi alla maggior parte della Città e più tempo passa e più zavorra diventano, questo, sempre nelle convinzioni della maggior parte dei Cittadini Acesi.

Il silenzio della Foti, in particolare, fa intuire che il Sindaco abbia piena libertà di azione.
Gli Acesi si aspettavano che la deputata incidesse di più: agirà forse dalle retrovie o ha effettivamente deciso di non interferire.

Pur non avendo dal Palazzo Comunale segnali in tal senso, i Cittadini agognano un rimpasto perchè credono nelle potenzialità di Alì ma non nel carrozzone che si trascina.
Impensabile un azzeramento totale della Giunta per i motivi di cui sopra: il popolo speranzoso fa circolare diversi nomi: qualcuno lo trovo credibile, qualcuno un poco meno, qualcun'altro addirittura ridicolo.

Scalpitano i giovani Consiglieri del M5S che ambiscono ad un salto di qualità e di conseguenza assumere un incarico Assessoriale. Ugo Trovato è sempre stato sensibile ai Lavori Pubblici anche Pippo D'Angelo, purtroppo quest'ultimo ha avuto qualche uscita che fa riflettere sull'opportunità di fargli ricoprire un ruolo istituzionale.
Per i Servizi Sociali, il Movimento 5 Stelle ha Doriana Zappalà che per eccesso di umiltà e signorilità si mette in disparte, dargli le deleghe della Fraschilla sarebbe un grande salto di qualità dell'Amministrazione.
I Vigili Urbani sono da anni senza Assessore, si vociferava di Matilde Montaudo scelta per gli Acesi incomprensibile, quando poi abbiamo Francesco Coco che ha dimostrato più volte di essere addentro nella materia.
Un elemento di sicura esperienza che si potrebbe valutare è Fabio Mangiagli che in quest'anno ha ben figurato per l'impegno messo.

Poi si parla anche di ex dagostiniani, dopo che in passato fu bocciato Ciccio Fichera (grande errore dei grillini) ora si parla di Antonio Coniglio (in continua diaspora) a riparare il disastro del Turismo senza programmazione e di una Fondazione del Carnevale che sta lasciando perplessi tutti, in attesa di un bilancio che smentisca le voci che circolano.

Qualora, ipotesi remota ma non trascurabile, si voglia riprodurre specularmente la situazione nazionale, la lega potrebbe entrare nel governo della Città: Giusy Brischetto è esperta della governance e Coco sa muoversi bene.
Poi per ultimo si è messo in evidenza Giacomo Trovato, che conta nel fatto che Alì possa essere meno core ingrato di Roberto Barbagallo e che si accorga di lui, noi possiamo solamente consigliargli tre date legate a tre indirizzi: 22 maggio corso Umberto, 13 giugno via Vittorio Emanuele, 26 luglio piazza Duomo, chissà se possa andare bene.

E poi ci sono sempre gli amici del PD.

(1.Continua)

Viva Acireale
Viva Santa Venera

santodimauro
dottorziz
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domenica 5 maggio 2019

Core ingrato: il bluff del Carnevale



Ritornando al tema di moda di questi giorni, il Carnevale, girando per il web ho colto spunti e considerazioni da fare.

Sul Carnevale invernale colgo la lamentela di Seby Ardizzone, un uomo che al Carnevale ha dato tutto se stesso e continuerà a dare per tutta la vita.
Un carro di gran qualità è sempre stato quello della famiglia Ardizzone, in 15 ci lavorano da agosto a febbraio. Un premio di 38.000 euro remunera le fatiche di questa gloriosa e storica Associazione. Renzo Arbore e la sua orchestra in due ore, sarebbe costato 86.000 euro.
Giustificato e motivato il risentimento e io sto dalla parte di Seby Ardizzone.

Il grande bluff del Carnevale è questo.
Il Carnevale ha bisogno dei grandi spettacoli?
No di certo!
Il Carnevale invernale non ha bisogno di spettacoli con nomi altisonanti per attrarre gente.
La portanza del Carnevale invernale è enorme e non ha bisogno di spettacoli collaterali specialmente se costosi.
Quindi tutti questi trionfalismi da parte della Fondazione sul trionfo del Carnevale invernale sono errati, fuori luogo e mi auguro non afferenti a interessi particolari che escludo a priori.
Portare spettacoli per aumentare l'afflusso turistico nei giorni del Carnevale è una offesa a 500 anni di tradizione del Carnevale e ancor di più all'arte ed ai sacrifici dei Maestri Carristi.
I 15.000 sono venuti per Arbore o per i Carri?
Questa edizione del Carnevale ha evidenziato la totale inadeguatezza del CdA della Fondazione.
La sfida del ticket era un rischio da correre, ma soprattutto da ponderare e saper gestire, chi ha preceduto questo CdA sicuramente non era uno sprovveduto, sicuramente non era uno scialacquatore di denaro pubblico e pur sapendo della ineluttabilità dell'autofinanziamento tramite lo sbigliettamento, ha temporeggiato e non ha scelto la facile (ipoteticamente) strada delle spese poco accorte umiliando il lavoro dei carristi e creando un disavanzo che avrà alla fine di tutti i conti una entità mostruosa.

Il Carnevale ha una storia da difendere. Gli spettacoli siano secondari, ben tornino i Los Locos se altrimenti dobbiamo aspettarci le voragini economiche.
Bisogna saper sfruttare la portanza di pubblico e di raccolta pubblicitaria del Carnevale invernale e ci vuole gente preparata per questo.

La impreparazione e l'imperizia del CdA della Fondazione si sono poi evidenziate in tutto il loro splendore con il "Carnevale dei Fiori".
Un disastro, uno squallore, una vergogna per una Città bella come la nostra.
Non hanno saputo lanciare la sfida turistica dell'evento nel particolare periodo.
Il CdA non deve arruolare i grandi nomi della canzone per poi avere i selfie fatti nel Palazzo del Turismo, ma deve propagandare un prodotto all'utenza turismo che si deve creare tramite la promozione.
Acireale, a parte le meravgliose opere degli artigiani dei fiori, per il Carnevale dei fiori appariva pietosa.

 Due manifestazioni (carnevale e festa dei fiori) sotto una unica organizzazione. Carnevale invernale partecipato, quello dei fiori un disastro.
Quando le cose stanno così significa che il successo del carnevale invernale non è ascrivibile alla organizzazione ma alla sua valenza storica.
Il tonfo della festa dei fiori certifica questo assunto e colloca gli interpreti di questo disastro nella corona degli incapaci.

Ornare la Città con fiori di carta e non con fiori veri è stato il massimo del pessimo gusto.
Un fiore di carta è un "fiore che non marcisce".


santodimauro
dottorziz
cosedijaci



































sabato 4 maggio 2019

Ci muzzicaru i minni o' diavulu e il buco del Carnevale



Provocare l'Onorevole D'Agostino sulla vicenda del finanziamento della Chiesa di San Michele, facendo esporre a Pippo D'Angelo un papello che concludeva in un modo poco piacevole e lungi dal linguaggio istituzionale,(quest'Amministrazione non è nuova nel dimenticarsi che le Istituzioni debbano tenere un determinato contegno: Fraschilla docet) non è stata un'idea da elogiare. 

Non è stata la vicenda in specifico a far decidere Nicola D'Agostino che oggi ha dato una dettagliata, circostanziata e signorile risposta su una vicenda che ha già generato perplessità negli Acesi.
Quando i sostenitori della Fondazione del Carnevale si renderanno conto che la imprudente conduzione del Carnevale e della Festa dei Fiori (ribattezzata Carnevale dei Fiori) pare abbia generato  una enorme voragine, che per colmarla saranno problemi: forse in quel momento la Città tutta prenderà coscienza che, non è oro tutto quello che luccica.


Un buon padre di famiglia dovrebbe avere cura del denaro e gestirlo con oculatezza e parsimonia; se il denaro è pubblico, ancora di più.
Il CdA della Fondazione del Carnevale, Presidente in testa, in questa tornata con l'investimento nello sbigliettamento e negli spettacoli ha dato più l'impressione di un giocatore di Chemin de Fer, meno male che con i soldi pubblici non si può giocare al raddoppio per rifarsi, forse si è stati troppo fiduciosi che le cose andassero per il meglio.
La mancanza di un prudente piano economico della manifestazione, ha dimostrato l'impreparazione di questo CdA.
Quando i revisori dei conti si sono dimessi, la prudenza doveva essere al massimo, ma così non è stato.
Si invoca la corresponsabilità del Direttore Artistico, nulla di più sbagliato: il direttore artistico(Giulio Giuseppe Vasta) se gli chiedi Edith Piaf e Charles Aznavour se è possibile te li da. Interesse della Direzione Artistica è la spettacolarità della manifestazione, non il dare e avere.
Quasi quasi rimpiango quando proponeva i Los Locos, bravi ed economici.

Si invoca la corresponsabilità del Sindaco, che sicuramente nel nominare il CdA della Fondazione è stato l'unico responsabile ma non penso che immaginasse che finisse a debiti. 
Il Sindaco chieda conto e ragione dell'eventuale disastro economico e ne renda edotta la Città, illustrando tra l'altro che decisione abbia preso per risanare il disavanzo e quale possa essere il futuro del CdA della Fondazione del Carnevale.

Fatto sta che a  pagare saranno sempre e comunque i Cittadini Acesi.


santodimauro
dottorziz
cosedijaci

P.S, era da tanto che non scrivevo di politica cittadina, ci sono voluti 350.000 buoni motivi per farlo.