sabato 30 dicembre 2017

Quel programmatore di Antonio Coniglio



Oggi conferenza stampa, l'ennesima dell'Amministrazione Barbagallo.
Una Amministrazione molto apprezzata ed ammirata fuori Acireale e che in patria ha i suoi delatori, che continuano a sentirsi insoddisfatti, da leoni da tastiera sul web, sino a quando poi li ritrovi a far la fila in segreteria dell'on. Nicola D'Agostino.
Son vecchio non tanto d'età ma per quanto visto e per quanto avrei preferito non vedere.

Oggi la Giunta ha approvato il Bilancio Preventivo 2018 che lo pone tra quei Comuni virtuosi che dopo il passaggio dovuto al Consiglio Comunale potrà gestire con serena tranquillità le risorse e gli impegni del Comune.

Presentato il programma annuale di Acireale Eventi, al solito più di un evento al mese, al solito tutti eventi di qualità.
Si parte con un gennaio all'insegna di San Sebastiano a cui oltre alla Festa, il rettore ed il comitato, hanno riservato al Santo tutta una serie di iniziative collaterali.
Per luglio si potrebbero bissare per Santa Venera con la sua Festa Barocca.
Tre eventi per il Carnevale, invernale, festa dei fiori ed estivo.
Molto spazio alla cultura, con il mese di marzo dedicato a Gesualdo Bufalino e agli autori siciliani, poi i Pupi Siciliani, il Festival Regionale del Teatro Scolastico, la Festa Europea della Musica, il Jazz Festival, Villa Pennisi in Musica e Magma, saranno tutti eventi che sono delle vere eccellenze nel panorama culturale siciliano.

Tutto programmato per tempo, tutto messo nero su bianco offerto alle persone acesi e non a riprova di una Città viva che riparte.
Anche l'Assessorato Regionale al Turismo ha apprezzato l'operato della Città di Acireale e si sta provvedendo per ottenere un sostegno alla comunicazione da parte regionale.

Possiamo festeggiare il Capodanno, il 2018 in parte è scritto, la programmazione è l'arma vincente dell'Amministrazione, il Bilancio Preventivo 2018 e il calendario degli eventi ne sono la riprova.

santodimauro
dottorziz
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P.S. e non dimentichiamo la VII edizione del Festival Internazionale della Nivarata

lunedì 25 dicembre 2017

Racconto di Natale (senza pretese)


Non era felice per nulla, sognava che arrivasse almeno la neve quando mancavano due giorni al Natale ed invece sole e freddo gli annerivano di più l'umore.
Sperava che almeno la neve potesse portare un poco di magia in quel che restava di un dicembre che aveva gelato soprattutto le anime.
Nell'ormai sporco vestito di Babbo Natale, spinta sul petto la barba posticcia, passeggiava per la Villa dè Vadagghi nervosamente, fumando una sigaretta: desiderava fumare da ore e si muoveva come un ladro, furtivamente, guardingo, semmai qualche bambino spuntasse da qualche parte e lo scoprisse.
I bambini non meritano di essere traditi, hanno il loro mondo immaginario, il posto d'onore è quello di Babbo Natale, non voleva essere lui il traditore.
Il monumento di Lionardo Vigo ingabbiato, malignamente pensò che la ragione del restauro fosse una scusa e che la pietas, ben radicata negli animi dei filantropi dei clubs-service, volesse evitare all'illustre acese la vista dei suoi concittadini tristi per Natale.
Certo, vedere gli Acesi immusoniti non è una novità: i traumi subiti negli ultimi tempi avevano inficiato le certezze consolidate negli anni, fino a fare credere che una cattiva abitudine, qualsiasi cattiva abitudine se l'avesse avuta un'acese, per diritto divino, veniva proclamata virtù.

Per Natale c'era un bel programma, ricco, vario, interessante con belle iniziative dove la Chiesa fa la parte del leone ma anche il grosso del lavoro.
La Cattedrale e San Sebastiano che si alternano in eventi di livello (che neanche l'Eliseo ed il Quirino), poi i presepi che fanno da sempre richiamo e quel Mazzoli, quel giovine e vulcanico parroco di Santa Maria la Scala che col suo grande cuore ha intenzione di rilanciare alla grande il Presepe Settecentesco della  'Rutta.
Piazza Duomo vuota inspiegabilmente malgrado il mercatino, contestato nella impostazione da tanti e la Casa di Babbo Natale affollata dalle scuole e dalle famiglie.
Ma la sera del 24 avviene la magia attorno ad una catasta di legna nella parte alta di piazza Duomo.
Il Sindaco ed il Vescovo come vecchi amici accendono "u zuccu" il ceppo natalizio, il Sindaco ci parla di camini, il Vescovo ci racconta come nacque Stille Nacht e poi tante belle parole, quelle di circostanza, quelle giuste, la preghiera..
Poi il fuoco, le fiamme alte a fare calore e luce.
Gli Acesi tutt'intorno, come coorte compatta, ansiosi di vedere la luce che vince le tenebre.
Questo del ceppo, definito da qualcuno rito pagano, più passa il tempo e più mi da un grande senso di spiritualità, la luce che vince le tenebre è il Cristo che nasce, il fuoco che arde è il sentimento della Fede che portarono a testimoniare Santa Venera e San Sebastiano, fino al martirio, che Gesù era venuto per noi in una grotta a Betlemme, per noi era morto sul Golgota e poi risorto.
Ripartiamo dallo zucco di Natale, facciamo divampare il fuoco dentro di noi e illuminiamoci facendoci luce a vicenda.

Col vestito di Babbo Natale sempre più sudicio ritornò a casa allegro e pieno di speranza.

Buon Natale a tutti


santodimauro
dottorziz
babbonatale
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giovedì 21 dicembre 2017

L'Impulso, decimo anniversario



L'associazione "L'Impulso", in occasione della ricorrenza del decimo anniversario di vita associativa, invita tutta la cittadinanza alla serata di festa di domani, venerdì 22 dalle ore 20.30 presso il locale "La Conchiglia" di Stazzo. Il raggiungimento della importante tappa anagrafica associativa sarà un'occasione per fare un bilancio delle iniziative realizzate sin dal 2007 e per anticipare proposte e progetti che saranno rivolti al tessuto sociale acese nei prossimi mesi. Il programma della serata prevede: ricca cena, musica, aree di esposizione di fotografie, proiezioni video, gadget per tutti... Sarà, inoltre, presentata la nuova tessera sociale: esibendola ai gestori convenzionati, i soci otterranno sconti e agevolazioni in diversi esercizi commerciali acesi.




Nicola e gli ospedali


La mia due giorni ospedalieri si era appena completata; ero nel parcheggio quando è arrivato il comunicato dell'Onorevole Nicola D'Agostino in cui annuncia lo stanziamento regionale di un milione e 300 mila euro per il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Acireale.
Il Pronto Soccorso ha bisogno di essere potenziato: il bacino di utenza è enorme e le persone non devono essere condannate a lunghe attese o a restare all'addiaccio per mancanza di posti in astanteria.
Se riusciamo ad essere aiutati anche dal nuovo governo regionale, riusciremo ad avere un ospedale sempre più efficiente e all'avanguardia.
Il nostro Ospedale ha reparti di vera elite che rappresentano l'eccellenza a livello regionale ed anche interregionale.
Oggi ero con l'Assessore Adele D'Anna a visitare i bambini del reparto Pediatria, abbiamo incontrato il Vescovo Mons. Raspanti anche lui in più autorevole visita e con i bambini nella ludoteca gestita dall'Avesci presieduta da Carmen Arcidiacono abbiamo trascorso dei momenti di atmosfera serena  da non sentirci in nosocomio ma in una accogliente casa.
Il primario ci annunciava la creazione di un ambiente adibito alle osservazioni brevi che non è un pronto soccorso pediatrico ma un astanteria per i più piccoli, per tenerli lontani da quel luogo crudo di sofferenza che è il pronto soccorso.

Ieri sono stato all'Ospedale di Giarre.
Muri scrostati, pilastri che sembrano fatti con l'impasto dei frollini con il ferro di fuori, ascensori non funzionanti, impalcature fatiscenti; eppure affollato:  svuotato e snellito ma sempre utile ad un bacino di utenza che non merita di essere abbandonato.
Bisogna fare qualcosa per l'Ospedale di Giarre.

L'immagine della sofferenza che, quando non ci tocca ci sembra lontana, non sia ulteriormente aggravata da disservizi e malfunzionamenti.

Nicola D'Agostino non mollare sull'avvenire dell'Ospedale: opera le tue scelte per il bene di Acireale e del suo hinterland e tira dritto.

santodimauro
dottorziz
#cosedijaci







Concerto di Natale del Galilei


Applaudito Concerto di Natale, nella splendida cornice della Basilica di San Sebastiano, dei ragazzi della scuola media ad indirizzo musicale del IV I.C. Galileo Galilei di Acireale.
Eseguiti con maestria diversi brani di musica natalizia.
Diretti dalla professoressa Ines Papandrea gli alunni delle classi di strumento musicale con gli insegnanti Simona Postiglione di violino, Angelo Mangiagli di flauto traverso e Francesco Spina di chitarra e con il coro diretto dal prof. Alessandro Strano.
La Scuola Media dell'I.C. Galilei si conferma ancora una eccellenza nell'avviamento alla musica di giovani alunni della scuola secondaria di primo gr ado.
Piena la Basilica come negli eventi musicali di grande risonanza.
A fine serata direttamente dalla Casa allestita dal Comune di Acireale, il Babbo Natale nostrano ha arricchito la serata con la sua presenza.

lunedì 18 dicembre 2017

IPAB OASI CRISTO RE: PROGETTO PER IL RISANAMENTO



ACIREALE, IPAB OASI CRISTO RE- L’OCC LA TUTELA DEGLI ONESTI PRESENTA IL PROGETTO PER IL RISANAMENTO DELLE IPAB

Considerato il calendario dei lavori dell’Ars, è slittata a data da destinarsi la conferenza programmatica sul risanamento dell’Ipab Oasi Cristo Re, convocata dal sindaco Acireale, Roberto Barbagallo, d’intesa con Rodolfo Crisafulli, commissario dell’Ente, prevista per oggi pomeriggio al Comune di Acireale.
Alla conferenza programmatica erano stati invitati il presidente della Regione Nello Musumeci, i consiglieri eletti all’ Assemblea Regionale nella provincia di Catania e i competenti assessori.


Nel corso della conferenza programmatica l’Organismo di Composizione della Crisi “La Tutela degli Onesti”, articolazione interna al Comune di Acireale, avrebbe sottoposto ai partecipanti il progetto di risanamento e rilancio dell’Ipab Oasi Cristo Re, avendone ricevuto l’incarico dal commissario dell’Ente.
Il percorso ipotizzato dall’OCC, (sintesi in allegato), è stato presentato alla stampa stamattina al Palazzo di Città di Acireale dal sindaco Roberto Barbagallo e dal referente dell’OCC Salvatore Alessandro, in presenza del commissario Rodolfo Crisafulli. E’ intervenuto anche il professionista Agatino Lipara.

«Vogliamo dire ai lavoratori dell’Oasi Cristo Re e alla città che ci siamo occupati e ci stiamo occupando della questione Oasi Cristo Re in modo concreto, lavorando con serietà, in silenzio e lontano da ogni clamore. Riconvocheremo la conferenza programmatica perché abbiamo un percorso ben chiaro da proporre e bisogno di interloquire con il nuovo governo regionale, - ha dichiarato Roberto Barbagallo-. Ringrazio il commissario Crisafulli, che ha creduto nella serietà di questo progetto. Siamo entrati dentro i bilanci dell’Oasi Cristo Re, abbiamo verificato quali fossero le reali condizioni e abbiamo provato a redigere un progetto di risanamento che può essere esteso a tutte le Ipab siciliane. La nostra proposta parte dal mantenere attive solo le Ipab che continuano a fare assistenza e beneficenza, scopo per cui sono nate, occorre, come fatto per l’Oasi Cristo Re, verificare la possibilità di procedere al risanamento, chiedere l’accesso ai fondi di rotazione e poi comprendere quale possa essere la loro funzione, quali servizi si possano erogare, affinché annualmente si raggiunga almeno il pareggio di bilancio».


Il commissario Rodolfo Crisafulli ha ringraziato il sindaco per la collaborazione e sottolineato lo stato di default in cui si trovano tutte le Ipab siciliane.
«L’Oasi Cristo Re è un fiore all’occhiello tra le Ipab siciliane, dobbiamo arrivare all’obiettivo minimo di portare i conti in parità e ce la metteremo tutta. Le leggi ci sono basterebbe applicarle meglio e chiediamo anche la collaborazione dei dipendenti, che sono sfiniti, ma che con i pignoramenti si ostacolano i flussi di denaro».

«Le Ipab devono svolgere la loro funzione, ma innovata. Il mercato ha bisogno di determinati servizi. C’è un erogatore in difficoltà, proviamo a rimetterlo sul mercato ridandogli nuove funzioni,- ha precisato Salvatore Alessandro-. La legge 328/2000, che regola i servizi sociali, prevedeva la rifondazione delle Ipab con nuove funzioni. La norma non è ancora stata recepita dalla Regione siciliana, chiederemo di rimetterla in pista, chiederemo la trasformazione in società di servizi alla persona, oppure in fondazioni private, oppure la chiusura e chiederemo la possibilità di utilizzare i fondi di rotazione, si tratta di un prestito che si autofinanzia».  



U.S. Licia Castorina
Acireale, 18/12/2017


giovedì 14 dicembre 2017

Acireale, precari comunali verso la stabilizzazione





ACIREALE, NEL 2018 STABILIZZAZIONE PER 14 PRECARI E L’AVVIO DELLA PROCEDURA PER I 271 LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO. L’AMMINISTRAZIONE SPIEGA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Nel 2018 quattordici precari del Comune di Acireale, cinque di categoria A e nove di categoria B, saranno stabilizzati e per tutti i 271 lavoratori a tempo determinato è già stata avviata la procedura di ricognizione, atto propedeutico alla predisposizione del piano assunzioni 2018/2020, ai sensi delle norme regionali e nazionali. La buona notizia per tantissime famiglie è stata annunciata stamattina alla stampa dal sindaco Roberto Barbagallo con il segretario generale Mario Trombetta, era presente anche il vicesindaco Nando Ardita.  L’amministrazione comunale con la delibera di giunta 156 del 7/12/2017 ha dato concretamente avvio al procedimento previsto dalla legge Madia.
«A seguito dell’atto deliberativo ho già inviato una circolare con la quale convoco il personale precario per la ricognizione dei requisiti previsti dal decreto Madia. Sulla base di questo predisporrò un atto ricognitivo interno, da sottoporre alla giunta, per modificare il piano del fabbisogno del personale e quindi programmare la stabilizzazione degli aventi titolo nel triennio 2018/2020, - ha spiegato il segretario generale-. Intanto per accelerare le stabilizzazioni, con la disposizione legislativa regionale, abbiamo già predisposto il bando per titoli per la stabilizzazione di 14 precari di categoria A e B, il bando sarà pubblicato a giorni in GURS e avvieremo la procedura selettiva».
I primi 14 dipendenti stabilizzati saranno tre operai generici, un ausiliario generico e un ausiliario asilo nido, cinque ausiliari del traffico e quattro esecutori amministrativi.

Il sindaco Roberto Barbagallo ha illustrato il panorama della riorganizzazione delle risorse umane dell’Ente, voluta e messa in atto dall’Amministrazione comunale.  

«Oggi tutte le aree hanno le figure dirigenziali, mancavano i funzionari e stiamo occupando queste caselle attraverso i concorsi, le progressioni verticali e quindi, con la legge Madia, diamo finalmente ai nostri dipendenti il riconoscimento che gli spetta dopo tanti anni di lavoro ed esperienza, stiamo utilizzando anche le graduatorie di altri enti, abbiamo ancora dei bandi aperti per cinque posizioni di categoria D. Abbiamo avviato la mobilità per le categorie protette, che ci consentirà di avere nuovi dipendenti e il 20 dicembre stipuleremo una convenzione con l’ufficio di collocamento per assumere tre operai generici e tre giardinieri e finalmente potremo avere una manutenzione del verde dignitosa. Inoltre,- ha concluso il sindaco-, abbiamo avviato un piano di fuoriuscita per i cinque ASU presenti nel nostro Comune e quindi anche loro dal 2020 potranno essere stabilizzati e stiamo cercando di riportare ciascuna professionalità nel proprio ruolo».

Sarà espletato nei prossimi giorni l’iter di mobilità riservato ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni assunti ai sensi della L.113/1985 (norme per il diritto al lavoro dei centralinisti non vedenti)
n. 1Centralinista non vedente – cat. B1

Sono in fase di espletamento gli avvisi di Utilizzo graduatorie altri Enti del medesimo comparto EE.LL. (su richiesta di idonei non assunti.)
n. 2 Funzionari Tecnici – Cat. D3
n. 1 Istruttore Direttivo Amministrativo – Cat. D1
n. 1 Istruttore Direttivo Tecnico – Cat. D1
n. 1 Assistente Sociale – Cat. D1

Saranno invece aperti all’esterno 4 avvisi di mobilità riservati ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni assunti ai sensi della L.68/1999 (norme per il diritto al lavoro dei disabili)
n. 2 Funzionari Tecnici – Cat. D3
n. 2 Funzionari Amministrativi – Cat. D3
n. 1 Ingegnere Informatico – Cat. D3
n. 1 Programmatore Informatico – Cat. C1


U.S. Licia Castorina
Acireale, 14/12/2017

(comunicato dell'Ufficio Stampa del Comune di Acireale)

mercoledì 13 dicembre 2017

La mia Santa Lucia


Sono Acitano figlio di malpassota a sua volta figlia di malpassoto e di una jacitana.
I Santi della mia infanzia sono stati Santa Lucia e San Sebastiano. (Santa Venera si sta riprendendo ora, con gli interessi, l'attenzione che non le ho prestato).
Per me il periodo delle feste iniziava esattamente il 13 dicembre con la calia dalla scuola perchè la famiglia armi e bagagli andava a Belpasso.
Mio nonno materno ci teneva tantissimo che la famiglia fosse riunita per il giorno di Santa Lucia e se eravamo esentati per tutte le manifestazioni, carri compresi, non potevamo mancare nel giorno della Santa.
Belpasso è tagliata come New York, perfettamente squadrata e con le rette e le traverse che si intersecano.
Quando spuntava da lontano il fercolo, noi ragazzini aspettavamo con ansia che fosse ad una distanza di sicurezza per correre e potere andare a tirare il cordone per un pezzo di strada.
Eravamo orgogliosi di passare davanti la casa del nonno tirando Santa Lucia, era una sorta di omaggio ad un uomo autorevole e buonissimo.
Mio padre nell'occasione, per dimostrare che i jacitani sono sperti e quelli di Belpasso sono babbi faceva in modo di porgere il denaro dell'offerta uscendo direttamente da casa e mostrando una banconota in modo tale che la Santa si fermasse proprio davanti casa.
Sono sicuro, a distanza di anni, che non fosse questione di spertanza e che il gesto venisse tollerato per le parentele nel clero locale.
Poi seguivano i racconti di mia nonna sulla storia e sul martirio di Santa Lucia e su come fosse giunta a Belpasso la reliquia della Santa martire siracusana.
Mia nonna era preparata sulle storie dei Santi, aveva molto il senso del tragico, la descrizione dei martiri e delle sofferenze li faceva con grande cura non trascurando nessun supplizio. Il suo cavallo di battaglia era la storia di Santa Genoveffa, la raccontava con tale enfasi che. a noi bambini ci faceva ogni volta immancabilmente piangere.
Essendo piccoli non partecipavamo alle funzioni in Chiesa e a casa di nonna operavamo nei momenti di tranquillità con i miei cuginetti la prima di una serie di devastazioni del Presepe che mia nonna preparava ogni anno con tanta cura e sempre con una novità, al punto di mettere anche soldatini nordisti e sudisti lasciati da noi nipotini a casa sua.
Mia madre, Cattolica dello zoccolo duro, nelle sue preghiere serali ricordava sempre Santa Lucia, perchè "a vista di l'occhi" è importante.
Da grandicello ho scoperto che nelle Aci la devozione a Santa Lucia è stata storicamente importantissima, una delle Aci più antiche è importanti porta il suo nome e la festa è molto "sentita", sia come devozione e sia come spari di fuochi.

Sono impegnato a fare felici i bambini acesi e le bombe di Santa Lucia, anche quest'anno, le sentirò da lontano.

santodimauro
dottorziz
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martedì 12 dicembre 2017

Voglio fondare un partito di sinistra più a sinistra del PD


Premesso e considerato che c'è questa emorragia di personaggi più o meno storicamente ed effettivamente di sinistra verso una sinistra a sinistra del PD, avendo per natura diffidato di quelli che abbandonano la barca quando questa poteva essere sistemata dall'interno, ho preso una saggia e ragionata decisione: fondo un partito di sinistra, più a sinistra di Renzi e del PD che non sono di sinistra.
Da quando quelli di rifondazione fecero cadere il governo Prodi, io quando sento la parola sinistra, pur essendo di sinistra, sento che c'è nell'aria qualcosa di sinistro.
Per questo sto pensando di fondare un partito di sinistra a sinistra del Pd.
Al momento della presentazione delle liste per le nazionali, il PD, su cui avrò scaricato nel frattempo tonnellate di merda, per calcoli elettorali sarà interessato al mio 3,62% che mi vanterò di possedere, la mia fetta di elettorato che crede in tutto quello che dico ed apprezza quello che faccio.
Mi sacrificherò per fare diga contro i grillini ed il berlusconismo in restaurazione( a cui nel frattempo ho scacciato l'occhio) ed io ed il mio cerchio magico saremo candidati nei listini dove avremo il seggio sicuro.
Chiamateci fessi.
Avrò vinto la battaglia e sarò indicato sempre come duro e puro, perchè poi forse potrei fare anche cadere il governo, fare il franco tiratore etc etc

Una volta Librino, una giovane donna che mi ha tagliato la strada in un incrocio per passare, mi disse che "cu è fissa si sta a casa".

santodimauro
dottorziz
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mercoledì 6 dicembre 2017

Pi Natali, mo matruzza faceva u turruni


Mangiarlo oggi col diabete che mi ritrovo sarebbe letale, ma da ragazzo lo adoravo, mi piaceva da impazzire, tagliato a tocchetti piccoli, duro, appiccicoso ma irresistibile.
Il rito cominciava con la schiacciata delle mandorle, rigorosamente originarie di Belpasso o dintorni, a cui si partecipava tutti festanti, poi la sbollentata per togliere la pellicina, una tostatura leggera e veloce e si passava alla preparazione del torrone.
La caramellizzazione dello zucchero era un arte e la successiva inglobulazione delle mandorle doveva avvenire al momento giusto affinchè fossero avvolte dallo zucchero prima che il caramello indurisse, cristallizzando eccessivamente.
Il colpo finale era la "abbiata" supra a "balata di marmuru" presente in tutte le cucine del passato e la modellata con maestria in tanti parallelepipedi regolari che poi successivamente venivano tagliti con coltello dalla lama larga sollecitata dal martello di casa.
Io bambino aspettavo che qualche mandorla sfuggisse al rastrellamento e vagasse solitaria sulla balata di marmo, veloce la agguantavo e altrettanto velocemente venivo redarguito: "accura ca è cauda e ti spunta na papula 'nda vucca"".

Il torrone era pronto, 'mpicava unni e gh'è, ma era per noi ragazzi di un altra epoca una delle migliori leccornie.

Poteva essere ad esempio il natale del '68.
Già nel Natale del 78 era cambiato un mondo, la TV era a colori, oltre al panettone c'era anche il pandoro, il torrone non era più quello della mamma ma quello della Sperlari ed io ora ascoltavo De Gregori e non più le canzoni della Novena.

santodimauro
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sabato 2 dicembre 2017

Giorno 7 riparte Babbo Natale: stiamo tornando


Cari amici,
per il quarto anno consecutivo sarò il Babbo Natale acese, torna la Casa di Babbo Natale a piano terra del Palazzo di Città all'inizio di via Romeo angolo Via Lancaster.
La squadra che vince non si cambia ed anche quest'anno dalla cabina di regia la meravigliosa Anna Romeo dirigerà lo stesso staff dello scorso anno.
Io come padrone di casa e Gabriella Fichera la insostituibile braccio destro di Babbo Natale : Alfia l'Elfa.
I ragazzi di Giocanimazione con in testa Giovanna Calderone faranno andare avanti la casa tra laboratori, giochi, musica e balli.
Seby Musmeci sui trampoli ci delizierà con il suo humour siculo/inglese e Matteo Gulisano ci stupirà con le sue magie.
Non mancherà sicuramente l'Elfa degli Orti, Rosa Oliva  e tanti altri aici torneranno a trovarci.

In Piazza Duomo torna il Mercatino di Natale e ritorna il circuito dei Presepi.

Babbo Natale - dottorziz







venerdì 1 dicembre 2017

Acireale: il Grande Centro


Ad est di Sammartino, ad ovest di Catanoso naviga la Balena Bianca Acese.
Io e Franco Vasta non ci abbiamo mai creduto che fosse morta. 
Troppo radicata, troppo vicina all'essere Acese, per certi versi indimenticabile.
La coalizione di Roberto Barbagallo, che tutti abbiamo definito di centrosinistra, rievoca il grande schieramento del partito che ha fatto l'Italia moderna.
Dai Renziani ai supporter di Musumeci nella coalizione a governo della Città ci sono tutti, c'è la sinistra che non si identifica nel PD siciliano che ha messo su Fausto Raciti. c'è la destra che non ascolta più la segreteria di Catanoso e le sue indicazioni e che tra i candidati guarda ai più moderati.

Ora è il turno delle Elezioni Politiche e vedremo un ulteriore posizionamento dopo quello molto indicativo verificatosi per le Regionali.
Poi inizierà il carosello delle Amministrative, sono diversi i Comuni interessati, alcuni molto interessanti.
In questo mare all'apparenza tempestoso, consente una navigazione abbastanza tranquilla all'Amministrazione di Roberto Barbagallo; quest'ultimo già sta valutando quel che potrà avvenire alle prossime amministrative e sorride sornione.
Ed in quello stesso mare, Salvo Nicotra cala il cianciolo e Nicola D'Agostino raccoglierebbe ulteriori voti per potere guardare con più tranquillità ad una candidatura alle politiche.

Se non sorge un candidato forte da una lista civica che riesca a contrastare Roberto Barbagallo, quest'ultimo concorrerà pressochè da solo alle prossime amministrative, non rappresentando un pericolo il M5S e i voti raccolti alle regionali, ne tantomeno ci sono candidati ad est o ad ovest che abbiano i numeri per sfidarlo



santodimauro
dottorziz
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