mercoledì 13 dicembre 2017

La mia Santa Lucia


Sono Acitano figlio di malpassota a sua volta figlia di malpassoto e di una jacitana.
I Santi della mia infanzia sono stati Santa Lucia e San Sebastiano. (Santa Venera si sta riprendendo ora, con gli interessi, l'attenzione che non le ho prestato).
Per me il periodo delle feste iniziava esattamente il 13 dicembre con la calia dalla scuola perchè la famiglia armi e bagagli andava a Belpasso.
Mio nonno materno ci teneva tantissimo che la famiglia fosse riunita per il giorno di Santa Lucia e se eravamo esentati per tutte le manifestazioni, carri compresi, non potevamo mancare nel giorno della Santa.
Belpasso è tagliata come New York, perfettamente squadrata e con le rette e le traverse che si intersecano.
Quando spuntava da lontano il fercolo, noi ragazzini aspettavamo con ansia che fosse ad una distanza di sicurezza per correre e potere andare a tirare il cordone per un pezzo di strada.
Eravamo orgogliosi di passare davanti la casa del nonno tirando Santa Lucia, era una sorta di omaggio ad un uomo autorevole e buonissimo.
Mio padre nell'occasione, per dimostrare che i jacitani sono sperti e quelli di Belpasso sono babbi faceva in modo di porgere il denaro dell'offerta uscendo direttamente da casa e mostrando una banconota in modo tale che la Santa si fermasse proprio davanti casa.
Sono sicuro, a distanza di anni, che non fosse questione di spertanza e che il gesto venisse tollerato per le parentele nel clero locale.
Poi seguivano i racconti di mia nonna sulla storia e sul martirio di Santa Lucia e su come fosse giunta a Belpasso la reliquia della Santa martire siracusana.
Mia nonna era preparata sulle storie dei Santi, aveva molto il senso del tragico, la descrizione dei martiri e delle sofferenze li faceva con grande cura non trascurando nessun supplizio. Il suo cavallo di battaglia era la storia di Santa Genoveffa, la raccontava con tale enfasi che. a noi bambini ci faceva ogni volta immancabilmente piangere.
Essendo piccoli non partecipavamo alle funzioni in Chiesa e a casa di nonna operavamo nei momenti di tranquillità con i miei cuginetti la prima di una serie di devastazioni del Presepe che mia nonna preparava ogni anno con tanta cura e sempre con una novità, al punto di mettere anche soldatini nordisti e sudisti lasciati da noi nipotini a casa sua.
Mia madre, Cattolica dello zoccolo duro, nelle sue preghiere serali ricordava sempre Santa Lucia, perchè "a vista di l'occhi" è importante.
Da grandicello ho scoperto che nelle Aci la devozione a Santa Lucia è stata storicamente importantissima, una delle Aci più antiche è importanti porta il suo nome e la festa è molto "sentita", sia come devozione e sia come spari di fuochi.

Sono impegnato a fare felici i bambini acesi e le bombe di Santa Lucia, anche quest'anno, le sentirò da lontano.

santodimauro
dottorziz
#dottorziz


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