sabato 30 giugno 2018

E' arrivata al Consiglio una donna bella




Angela Marino, 38 anni ragioniera presso uno studio, prossima alla laurea in Economia e Commercio, Acese delle frazioni e precisamente di Stazzo da anni volontaria del tribunale dei diritti del malato di Acireale, subentra al dimissionario neoassessore La Rosa al Consiglio Comunale.
Ringraziando Daniele la Rosa, ci racconta del suo modo di vedere la politica:"Il consigliere è un cittadino che si mette a disposizione della città. Lo facevo prima e continuerò a farlo con il volontariato... lo farò da consigliere con una marcia in più perché, forse, dall'interno, riuscirò ad incidere maggiormente sulle cose che vorrei cambiare."

Facciamo i migliori auguri ad Angela Marino: che il suo, possa essere il suo un mandato felice per lei e per la Città.


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venerdì 29 giugno 2018

Le elezioni Provinciali, occasione per gli esclusi




Chiamatela seconda possibilità oppure prova di appello, le Provinciali (se ci saranno) in autunno daranno la possibilità a coloro che, malgrado la messe di voti, sono rimasti fuori dal Consiglio Comunale di sedersi nello scranno di un Ente Locale.

La composizione delle liste potrebbe avere molti pretendenti, ad esempio i delusi di Forza Italia  papabili: Valentina Pulvirenti e Salvo Licciardello  dovrebbero contendersi il posto in lista con il candidato vocato, che già ha frequentato Palazzo Minoriti, Gianluca Cannavò.
Se poi aggiungiamo un cavallo di razza come Giuseppe Calì che probabilmente sta già carezzando l'idea di una candidatura alla Provincia, il collegio di Acireale potrebbe diventare stretto con tanti candidati del centrodestra.

Nell'area di centro, un altro già esperto del Consiglio Provinciale Santo Primavera, potrebbe ritentare l'avventura per lui accessibile, ma nessun segnale proviene da quella parte e tutto fa pensare che potrebbe passare la mano optando per la carriera di Dirigente Pubblico.

Nel centro sinistra, nell'area dell'ex Cambiamo Acireale potrebbero candidarsi Saro Raneri, Riccardo Castro e la macchina di voti che è Gaetano Dimauro che sarebbe sicuramente eletto e potrebbe lasciare il posto in Consiglio Comunale ad Antonio Coniglio. Altra che potrebbe provare il salto è Sabrina Renna, forte dei quasi mille voti non avrebbe problema a fare il salto in avanti.

Nel M5S ci sarà affollamento di Candidati che saranno selezionati con le loro procedure interne. Una fetta consistente dei seggi spettanti al Collegio di Acireale possiamo considerarli già di loro esclusiva pertinenza.

Le ferite della recente consultazione elettorale sono ancora aperte e le nuove consultazioni potrebbero dare voglia di recuperare e ripartire con nuova energie a coloro che hanno rappresentato un vecchio da rottamare ed invece sono patrimonio di energie e di idee.

La quarta consultazione nel giro di un anno sarebbe un ulteriore banco di prova e la definitiva verifica che la Società sta volgendo verso un nuovo modo di intendere la politica.


Stemma della Provincia di Catania


giovedì 28 giugno 2018

Ogni testa un tribunale



Non inganni l'immagine, non voglio fare polemica, ma solamente ricordare che da un segnale stradale può dipendere la sorte di un Sindaco.

La ZTL ad Acireale è stata fonte di polemica sempre e i diversi tentativi di istituirla sono naufragati prima o poi.

La ZTL in Piazza Duomo, in via Romeo e l'inversione della Via Paolo Vasta, sono costati a Roberto Barbagallo la perdita della simpatia, dell'affetto e dell'entusiasmo di tanta gente: commercianti, residenti, sfaccendati e sobillatori.
L'indice di vivibilità o gli incassi dei commercianti, non sono che problemi marginali:  la maggior parte dei Cittadini esprime il proprio apprezzamento in base a quanto fa il proprio comodo.

Il pubblico interesse o la Città vivibile a tanti pare  "na fedda 'i carne" ed invece contano i tanti e variegati piccoli egoismi,  i piccoli privilegi personali, il poter posteggiare ovunque impunemente o entrare gratis allo stadio o poter transitare dove si vuole, meglio ancora con un pass inteso in senso estensivo e onnipotente.
Egoismi che ti fanno sentire bene e meglio degli altri perchè si gode di privilegi.

Una iniziativa dovrebbe avere 53.200 soluzioni perchè c'è sempre quello che la cosa non ci calerà., ognuno ha le sue esigenze e fino a quando il cambio della lampadina lo esigiamo perchè è nella mia strada e illumina casa mia e non perchè illumina la Città, dove è anche casa mia, progressi non ne faremo.


I Cittadini ora faranno i conti con una nuova amministrazione che è stata eletta :
a) perchè Stefano è bravu carusu e abbessa i cosi;
b) perchè Stefano è figghiu do ing.Alì e su cristiani boni;
c) perchè Stefano si ni iu do PD ca su tutti ladri ;
d) accussì ni sbarattamu Catanoso e cu ci va d'appressu;
e) perchè D'agostino non ci desi u postu a mo figghiu;
f) perchè sono sempre stato del M5S ;
g) perchè Onestà onestà;
f) perchè  non sono mai stato del M5S, ma ora cumannunu iddi;
g) pruvamuli;
h) peggiu di l'autri non ponu fari;

E se c'è una cosa di cui sono sicuro è che le regole saranno rispettate e ci sarà un solo regolamento e non 53.200 come vi aspettereste.

Intanto ieri sera il Sindaco si è insediato ed ora siamo tutti con lui.

P.S. di quei 10 punti almeno 6 li faccio miei, chi mi conosce lo sa.


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mercoledì 27 giugno 2018

Di Re svolgerà il nobile ruolo dell'opposizione



Ne abbiamo parlato in questi giorni, ne riparliamo oggi che ci giunge il comunicato stampa di Michele Di Re.
"Volevo dirvi semplicemente grazie. 
Grazie per l’affetto di questi mesi e per avermi regalato, ancora una volta, il privilegio di lottare per rappresentare le istanze di tutti gli Acesi. Grazie alle liste che mi hanno sostenuto, agli amici che non mi hanno mai lasciato solo.
Non é andata bene, nonostante al primo turno io abbia sfiorato l’elezione diretta. 
In democrazia si accetta il responso delle urne, perché è la volontà sovrana dell’elettore. Mi auguro, al contempo, che tutti i dispensatori di veleno in servizio permanente effettivo trovino la pace, almeno per cinque anni. 
Auguri al nuovo Sindaco di buon lavoro. 
Direzione Acireale non è stata una esperienza “pilotata” e biodegradabile, come semplicisticamente pensano e scrivono alcuni “professionisti della politica” che adesso pensano di farci la morale, dopo aver giocato al tanto peggio, tanto meglio. Ha avuto un grande successo, senza il sostegno di partiti politici o notabili di qualsiasi tipo, dimostrando che i cittadini ne hanno apprezzato la natura civica e la qualità del progetto proposto. Allo stesso modo saluto come una benedizione per la Città il fatto che la lista dei giovani, coraggiosi e senza paura, voglia continuare nel proprio impegno: sono loro e tutti i giovani di buona volontà impegnati in politica la classe dirigente del futuro. Dimostreremo nei prossimi giorni e nei prossimi mesi di che pasta siamo fatti.
Il nostro impegno continua. 
Il mio impegno per Acireale continua, anche senza la poltrona da Primo Cittadino. 
Viva Acireale. 
E ancora grazie."


Dalle righe emerge l'orgoglio dello sconfitto non domo ma ferito nell'animo.

Apprezzabile e doveroso il pensiero per i giovani e per i Civici della sua lista .
Ci conforta sapere l'ing. Michele Di Re a capo dell'opposizione, dove svolgerà il nobile ruolo di garante dei cittadini.

In bocca al lupo ing. Di Re


santodimauro
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Il centrodestra ad Acireale non esiste o quasi


Nella composizione del Consiglio Comunale di Acireale, l'opposizione definita di centrodestra è in minima parte di centrodestra tranne nel caso del Consigliere Giuseppe Ferlito rientrato dall'esperienza di Cambiamo Acireale, però sempre mantenendo i connotati di centro destra e di Francesco D'Ambra che è sempre stato in Forza Italia ed è l'unico referente dell'Onorevole Catanoso e che dicono vicinissimo a Gianluca Cannavò Presidente dell'Acireale Calcio.
.
Per quanto riguarda tutti gli altri, due appartengono al PD e sono Orazio Fazzio che fa riferimento all'Onorevole Luca Sammartino sin dalle scorse regionali, stessa cosa di Luciano Scalia che fa riferimento all'Onorevole Antony Barbagallo di cui è anche collaboratore diretto.

Il Consigliere della lista Civica, Alessandro Coco, che di civico ha solo il numero sopra la porta di casa, è espressione della destra Patriottica, Cattolica, Sociale e a difesa della famiglia tradizionale.

Il Consigliere Giuseppe Vasta eletto nelle liste di Nino Nicotra e facente riferimento alla famiglia Primavera, la scorsa volta era alleato del centro sinistra e stavolta con un centrista e nel centro si colloca anche per riferimento politico.

Sabrina Renna e Lorenzo Leotta reduci della corazzata Cambiamo Acireale sono di sicuro di centro sinistra e ne hanno dato prova nel precedente quadriennio, analogo discorso vale per Gaetano Dimauro in cui prevale una indole centrista.
.

Quindi possiamo dire con certezza  e con soddisfazione che Acireale non si può più definire Citta di centrodestra, l'elezione di Stefano Alì, ancor prima dell'insediamento, è servita a cambiare connotazione politica alla Città..
Per onestà, il tutto, pur avendo i Consiglieri di centrodestra racimolato un gran numero di voti.

Acireale oggi è la Città del cambiamento e tutti confidiamo che ci sia davvero.


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(nella foto, Orazio Fazzio uno dei Consiglieri con maggior numero di voti)



Daniela Gieri nominata portavoce del Sindaco Alì


Accolgo con grande gioia la notizia che mi giunge della nomina di Daniela Gieri a Portavoce/Addetto Stampa del neoeletto Sindaco di Acireale Stefano Alì.
Conosco bene Daniela, conosco la sua professionalità, la sua deontologia e la sua tenacia.
Scelta migliore Stefano Alì non poteva fare, un incarico di stretta e mera fiducia si da solamente a persone di cui ciecamente ci si fida.
Daniela è conosciuta ai più grazie alla sua brillante collaborazione con Etna Espresso Channel.

Auguro a Daniela Gieri di fare una bellissima esperienza a fianco di Stefano Alì,  sono certo che con questo nuovo incarico saprà ulteriormente esaltare la sua bravura professionale

santodimauro
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martedì 26 giugno 2018

Qualcuno aveva addirittura anche il bisnonno grillino...


Acireale si risveglia con l'ing. Stefano Alì Sindaco e con una maggioranza pentastellata in Consiglio Comunale.
Acireale è speranzosa, è felice di avere scelto l'uomo giusto, serio, preparato e soprattutto onesto.
Mi associo anche io, conosco Stefano Alì, Michele Alì e Natale Alì, tre ingegneri, tre belle persone.
Ho desiderato Sindaco Michele quattro anni fa, con Natale mi accomuna la devozione a Santa Venera, oggi plaudo a Stefano Sindaco di Acireale, mio Sindaco, che avrà le mie critiche se sarà necessario, così come avrà la mia approvazione per tutto quanto farà di buono per la nostra Città.

Michele Di Re, cugino, riconosciuta signorilmente e dignitosamente la sconfitta elettorale dovrebbe, secondo la legge elettorale, sedere in Consiglio Comunale.
Voci che circolano, spero infondate, lo danno per prossimo dimissionario.
Non posso inficiare la libertà di scelta di nessun individuo, figuriamoci di una persona come Michele Di Re, da buon cittadino ed amichevolmente però lo invito a rifletterci sopra.
La Città lo guarda: lo guardano ottomila in particolare.


Per quanto riguarda il cortile di bar, in cui mi sguazzo spesso e volentieri, noto oggi negli Acesi una certa grillinità, una ricerca del pedigree, un motivo che lo renda vicino ed affine ad uno che milita nel M5S. Cominciando dai politici che il 24 mattina professavano che il voto ai 5 stelle era un voto di protesta, di pancia, di vendetta, di bonu a bonu la sera davano la patente di realtà politica di governo a cui si sarebbero iscritti, se vivi, quasi quasi anche Don Sturzo e Alcide De Gasperi.
Politici che annunciano di avere supportato il Sindaco Alì con messe di voti e persone che confessano che da tempi lontani hanno simpatie per il movimento 5 Stelle.


Io no, mio nonno era antifascista, mio padre democristiano ed io sono pazzo per la mia Città che amo smodatamente.
Per questo caro Sindaco Alì ti auguro buon lavoro e voglio che la tua sindacatura sia la migliore di tutti i tempi, sin da quando i Giurati con la toga (privilegio di Aquilia/Acireale) decidevano le sorti dalla Loggia Giuratoria, oggi Palazzo di Città, che ieri hai invaso festosamente con i tuoi sostenitori.

P.S. Io sono e resto Pidiota.


santodimauro
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lunedì 25 giugno 2018

Sotto le cinque stelle ci stanno i cento campanili


La storia di Acireale ha aperto un nuovo capitolo. Protagonista è Stefano Alì persona su cui non esiste niente da obiettare e a cui faccio i miei più sinceri auguri.
La speranza di rinascita di Acireale i cittadini Acesi l'hanno riversata sul candidato del Movimento 5 Stelle, sulle doti dello stesso ne sono anche io convinto e spero che possa ben operare e vederlo alla prova non mancherà con i tanti problemi da affrontare.
Riconoscerò i meriti senza sminuirli e non concederò sconti alle critiche, dal cavallo buono mi aspetto ottime performances e conto che possano esserci.
Sulla squadra di governo mantengo le riserve per scioglierle quando li vedrò all'opera, così come per la pattuglia di maggioranza dei Consiglieri.
Del Sindaco Alì avremo tanto tempo per parlarne,  per ora è il momento che faccia festa e si goda la vittoria strameritata.

Gli Acesi hanno cambiato, hanno fatto la rivoluzione, hanno spazzato via il centrodestra.
Michele Di Re è stato sconfitto ma chi ha perso è l'on. Basilio Catanoso.
A Michele Di Re nessuna colpa è imputabile tranne di non essere credibile e creduto sul civismo: il nascondersi dietro le due liste, la sua e quella dei giovani (che tra l'altro non sono stati supportati come si doveva), cercando di fare dimenticare l'armata di ex assessori, ex consiglieri e due liste e mezza politiche, tra cui la inutilmente fortissima, a questo punto, quella di Forza Italia.
La sconfitta è stata non essere stato eletto al primo turno, il voto disgiunto prima e il mancato attaccamento al Candidato Sindaco poi, hanno permesso che Michele Di Re rimanesse deluso per la seconda volta in 4 anni.

La macchina era usata e collaudata ma stavolta è risultata vecchia, davanti al vento di rinnovamento grillino è crollata come un castello di carte.

Nino Nicotra si propone alla guida del centrodestra, forse sarebbe stato lui il candidato ottimale di questa battaglia, ma le ragioni di Catanoso non le conosciamo e non lo aiutiamo certo a piangere sul latte versato e poi non vorrei che quanto dico possa rappresentare una diminutio per Michele Di Re.

La sicurezza o meglio la sicumera di avere la vittoria in tasca è stato l'inizio della fine di un quarto di secolo di dominio del centrodestra ad Acireale.
L'onore di fare gli Alfieri come estremo presidio tocca ad  Alessandro Coco, a Giuseppe Ferlito ed a Ciccio D'Ambra (Orazio Fazzio e Luciano Scalia sono del PD).

 "I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza" Gen.Diaz 1918.



Acireale a 5 stelle, ovvero mai dire mai.


Viva Acireale, Viva Santa Venera, Viva il Sindaco Stefano Alì

santodimauro
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giovedì 21 giugno 2018

I giovani e la politica



Cosa rimane di quanto si è detto prima della campagna elettorale?
Davanti alla linea del traguardo dove sono rimaste le promesse di civismo, di alta qualità della giunta e soprattutto della scommessa sui giovani?

Sui giovani l'investimento più grosso l'ha fatto il gruppo di Di Re, una lista coordinata da tre esperti quali l'ing. Paolo Battiato, Giacomo Antronaco e Domenico Anastasi.
Ventiquattro ragazzi entusiasti, con un loro comitato e con tanta voglia di fare.

Su Rito Greco il gruppo giovanile Aurea ha candidato due giovani Nando Fasone e Sara Grasso, due giovani entusiasti e responsabili che hanno ben figurato quando le situazioni ambientali erano totalmente a loro sfavore.

Come se non lo fossero mai stati loro, Stefano Alì, Giusy Brischetto e Nino Nicotra non hanno avuto nessun pensiero ai giovani, anzi tutt'altro, come se la Città non appartenesse a quelli che la reggeranno tra pochi anni.

La lista dei giovani a sostegno di Di Re nonostante le 620 preferenze è stata condannata al limbo, alla damnatio memoriae, come se non fosse mai esistita.

Di Re ha perso l'occasione di nominare un Assessore tra i giovani: Acireale ha bisogno di rinnovarsi non di continuare a puzzare sul Manuale Cencelli.

Poi qualcuno si informi sull'età media degli Assessori di Alì e di Di Re e me lo riferisca. Grazie.

Tanto il popolo, comunque vada, voterà Barabba.


Viva i giovani.


santodimauro
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martedì 19 giugno 2018

Ballottaggio al fotofinish?



L'esito è quanto mai incerto: se si pronosticava da subito l'ennesima vittoria grillina nei ballottaggi, Di Re con la caccia al voto delle sue truppe, agevolato da qualche sciocchezza a 5 stelle degli ultimi giorni sembra aver ripreso fiato e proverà a vincere la volata.
Deludente la scelta degli Assessori di entrambi gli schieramenti: polemiche sulle modalità di scelta dei grillini e serena apparente spartizione cencelliana per Di Re.

Si presenta l'occasione storica di cancellare un passato più o meno recente che non ha portato benefici alla Città bensì ulteriore aggravio ai problemi già esistenti.
Vincendo il Movimento 5 Stelle si azzererà tanta nomenclatura di centrodestra e di essi rimarranno solo 7 (aggiungendo Vasta dei Primavera): tre rappresentanti del centrosinistra sono pochi anche se Gaetano Dimauro, Lorenzo Leotta e Sabrina Renna sono gente tosta ed indomita.

Vincendo il Movimento 5 Stelle, Stefano Alì avrà la responsabilità di fornire risposte precise e serie alla Città. Non può permettersi di perdere tempo e dovrà operare da subito, dovrà regolare i rapporti di forza nell'ambito del proprio schieramento, una divagazione in campagna elettorale transeat, dopo avere indossato la fascia non più.
Per essere Sindaco non basta solo vincere, bisogna soprattutto convincere, dare sicurezza e non dimostrarsi debole ed impacciato o addirittura iracondo.
Stefano è un'ottima persona, onesta e per bene, ha grandi capacitè organizzative, la sua forza sono la logica e la capacità di sintesi che ne hanno fatto anche la fortuna professionale.
Stefano è anche persona estremamente sensibile, lo stress e la pressione, a cui non è abituato, potrebbero essere il suo tallone d'Achille, ma se sarà onestamente e correttamente supportato dalle persone giuste potrà ben governare.

Vincendo la coalizione di cdx avremo un Sindaco di prestigio quale Michele Di Re, dalle grandi vedute e dalle grandi intuizioni. Un imprenditore che conosce la realtà globale in cui potrebbe inserire Acireale. Tenace e pugnace potrebbe far fare il salto di qualità ad Acireale nel breve/medio periodo. Ci si aspettava di più dalla squadra assessoriale e non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. Il rischio che si corre con Michele Di Re è nel reiterare il grande difetto dell'amministrazione Garozzo: la netta e marcata dicotomia tra l'eccellente Sindaco Garozzo e la mediocrità dell'Amministrazione Garozzo, che tanto ci ha fatto deliziare sui social con attacchi continui e quotidiani. Pur riconoscendo a Michele Di Re grandi sforzi per dimostrare il carattere civico della sua squadra, noi osservatori delle vicende di Acireale nutriamo qualche pregiudizio e una volta eletto lo metteremo alla prova.

Dopo queste mie riflessioni, ho deciso di turarmi il naso e votare comunque per uno dei due: o sarà la rivoluzione, un trauma, uno scossone  o sarà la restaurazione del centrodestra che quattro anni fa era stato sconfitto dal Sindaco Roberto Barbagallo.
Entrambi sono persone serie e capaci: l'ideale sarebbe stato tutti e due nella stessa squadra.

Gli Acesi hanno questo dubbio atroce.
Una scelta difficile, molto difficile.





santodimauro
dottorziz
cosedijaci


Le scelte





Le scelte

Le scelte in ogni mio passo,
al ritmo di un orologio scassato.
mi han dato in pasto ad un abisso
che mi accoglie predestinato



un giorno sarò tra i folli annoverato
come chi non da valore ai valori,
è vero, me ne son sempre fregato
di preti, guardie e controllori.

Misurare la mia libertà non potrai
perche è dentro di me ed è infinita,
se conto di qualcosa vorrai,
sappi che non delegherò mai la mia vita

se per le scelte non fatte codardo sono
accetterò anche la prossima disfatta
sarò fesso o forse troppo buono
ma se è merda non diro ch'è cioccolatta


(dottorziz)

giovedì 14 giugno 2018

Coloro che prenderanno l'amara medicina




Alì, votarlo non significa sostenerlo o , ancora peggio, condividere i valori grillini degni di una setta politica. 
Quindi, ci si tura il naso, si arriciano le gote e si serrano gli occhi e la medicina amara si ingerisce.

Dopo una campagna elettorale ed una già pronosticata sconfitta, seppur mitigata da una discreta affermazione delle liste, ci troviamo ad una resa dei conti storica per Acireale.
Trovarsi davanti ad una alternativa può indurre imbarazzo, ma il quadro è chiaro e ben delineato.
Coloro che quattro anni fa festeggiavano un'epoca nuova per Acireale non possono tentennare quando una delle alternative è il ritorno all'oscurantismo del ventennio nero: fantasmi che si pensava fossero dileguati, si ripresentano agguerriti e baldanzosi.
Pertanto dicono no alla restaurazione, dicono no al ritorno all'immobilismo, dicono no alla riproposizione di un copione già mal digerito ed impossibile da accettare.

L'alternativa è il nuovo, che come viene proposto non piace e mai  piacerà.
Nulla di personale per Stefano Alì ma non conteranno sulle capacità della sua compagine e del partito cui lui appartiene, oggi alleato con la lega di Salvini che lascia mamme e bambini in balia del mare. 
Ma se si devono confrontare i rischi: il nuovo  non conosciuto ritenuto inaffidabile ed il vecchio che è fin troppo conosciuto e che tutti dovrebbero evitare.

Non ci siano apparentamenti: il Movimento 5 Stelle vincerà con larghissimo scarto e governerà  con la maggioranza assoluta in Consiglio. 
Nessun alibi avrà l'Amministrazione con 14 Consiglieri: o ben governa o dovrà subire l'onta del fallimento.

Voteranno Alì, ma non saranno con Alì.
Voteranno Alì per non subire  un male di gran lunga maggiore.
Voteranno Alì così avranno il tempo di riorganizzare le fila e riproporsi alla Città con maggiore determinazione.
Voteranno Alì e invitano la cittadinanza a fare lo stesso.

L’augurio è quello di non dover mai scrivere: "si sono sbagliati perchè Catanoso avrebbe fatto meglio!"

Buona fortuna Acireale.




dottorziz
cosedijaci

Coloro che prenderanno la medicina



Alì, votarlo non significa sostenerlo o , ancora peggio, condividere i valori grillini degni di una setta politica. 
Quindi, ci si tura il naso, si arriciano le gote e si serrano gli occhi e la medicina amara si ingerisce.

Dopo una campagna elettorale ed una già pronosticata sconfitta, seppur mitigata da una discreta affermazione delle liste, ci troviamo ad una resa dei conti storica per Acireale.
Trovarsi davanti ad una alternativa può indurre imbarazzo, ma il quadro è chiaro e ben delineato.
Coloro che quattro anni fa festeggiavano un'epoca nuova per Acireale non possono tentennare quando una delle alternative è il ritorno all'oscurantismo del ventennio nero: fantasmi che si pensava fossero dileguati, si ripresentano agguerriti e baldanzosi.
Pertanto dicono no alla restaurazione, dicono no al ritorno all'immobilismo, dicono no alla riproposizione di un copione già mal digerito ed impossibile da accettare.

L'alternativa è il nuovo, che come viene proposto non piace e mai  piacerà.
Nulla di personale per Stefano Alì ma non conteranno sulle capacità della sua compagine e del partito cui lui appartiene, oggi alleato con la lega di Salvini che lascia mamme e bambini in balia del mare. 
Ma se si devono confrontare i rischi: il nuovo  non conosciuto ritenuto inaffidabile ed il vecchio che è fin troppo conosciuto e che tutti dovrebbero evitare.

Non ci siano apparentamenti: il Movimento 5 Stelle vincerà con larghissimo scarto e governerà  con la maggioranza assoluta in Consiglio. 
Nessun alibi avrà l'Amministrazione con 14 Consiglieri: o ben governa o dovrà subire l'onta del fallimento.

Voteranno Alì, ma non saranno con Alì.
Voteranno Alì per non subire  un male di gran lunga maggiore.
Voteranno Alì così avranno il tempo di riorganizzare le fila e riproporsi alla Città con maggiore determinazione.
Voteranno Alì e invitano la cittadinanza a fare lo stesso.

L’augurio è quello di non dover mai scrivere: "si sono sbagliati perchè Catanoso avrebbe fatto meglio!"

Buona fortuna Acireale.




dottorziz
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lunedì 11 giugno 2018

Largo al grande Alì...


Avevano il 33 per cento delle possibiltà di accedere al ballottaggio contro Michele Di Re che non è riuscito a perforare il muro del 40% che gli avrebbe consentito la vittoria al primo turno:

-Rito Greco, per il centrosinistra, un poco diafano in verità il raggruppamento, molti ex consiglieri nelle liste civiche e la lista del Pd orfana degli uomini di Sammartino.
Non c'è stato molto collante con i candidati e con la Città data la notevole differenza tra voti delle liste e voti al Sindaco. I problemi interni al Pd e l'assenza di Nicola D'Agostino, noto per la capacita di trascinare e di compattare, hanno spianato la strada ai voti verso Alì e verso Nicotra;

-Nino Nicotra, partito con poche truppe e con poche truppe rimasto ha puntato molto sulla sua personalità e il suo carisma per catalizzare voti verso la sua persona. Se ne esce con la soddisfazione di essere arrivato a meno 500 voti dal ballottaggio quando nessuno ci avrebbe scommesso;


-Stefano Alì, cavalcando l'onda a 5 stelle e contando sulla stima e ammirazione degli elettori, il bistrattato dal Pd e coccolo della Foti è il competitor di Michele Di Re. La differenza di voti non conta più al momento del ballottaggio e si riparte tutti da zero.

Il ballottaggio apre scenari interessanti con entrambi i competitor non intenzionati a fare apparentamenti di sorta.
L'on Angela Foti ha aperto uno spiraglio durante la diretta televisiva di Etna Espresso Channel ad un, al momento, indefinito contratto per la Città.
Di Re per mettere ordine alle idee e a quelle di tutti i suoi alleati ha bisogno più tempo per metabolizzare e scegliere a strategia da adottare.

Sono d'obbligo i complimenti per Sabrina Renna che ha sbalordito con un risultato stupefacente che la porterà a presiedere a prima seduta del nuovo Consiglio Comunale..
Trionfali le riconferme di Ciccio D'Ambra, Gaetano Di Mauro, Orazio Fazzio e Giuseppe Vasta, tutte persone che valgono e si spendono per la collettività.

Per San Giovanni (il 24) sapremo chi guiderà la Città per il prossimo quinquennio, ma sino ad allora chissà quante altre volte parleremo di questo ballottaggio.


santodimauro
dottorziz
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giovedì 7 giugno 2018

Meno male che sta finendo


La mia vecchiaia precoce mi ripropone i ricordi di tanto tempo fa quando Acireale aveva un'anima, nera, o bianca, angelica o dannata ma aveva un'anima.
Oggi siamo senza anima e da ciò ne deriva l'abulia, l'inerzia, l'indolenza.
Farsi da parte è la scelta migliore e spesso è la scelta dei migliori

Coraggiosi senz'altro.
Ci vuole coraggio nel pensare di poter gestire Acireale e gli Acesi.
Ma, lo stesso, non vedo eroi.
Vedo l'imprenditore civicamente legato all'ex onorevole e ad una rivincita, vedo un altro imprenditore in uno pseudoromantico ritorno al passato , vedo un burocrate che invece di cercare la serenità vuole continuare a sguazzare nelle carte, vedo un imprenditore, bravo con i grafici, con grande voglia di dimostrare  il suo valore al suo ex partito, vedo un'imprenditrice alla ricerca di una ribalta politica.

Scendendo nella bolgia dei Candidati al Consiglio Comunale, levando i famosi "quattro coccia" abbiamo assistito ad una campagna elettorale aberrante.
Video esilaranti più di Paperissima, immagini fotoshoppate e coloriti modificati. Mori che si sbiancano (brutta abitudine dei politici), pallidi che si scuriscono. Donne con pose da fotomodella, fotomodelle in posa come i filosofi nella "Scuola di Atene" di Raffaello. Figli, nipoti, parenti e galoppini di politici dell'"ancienne regime" abiurare la "minna" che li ha nutriti dicendone il peggio possibile.
Chissà quanti cadaveri si sono rivoltati nella tomba: ogni tanto mi sovvengono e provo profonda compassione per loro.
Vette sublimi sono stati raggiunte da candidati al Consiglio Comunale che hanno fatto promesse come se le prerogative della carica di Consigliere conglobassero quelle del Prefetto, del Questore e del Presidente della Regione tutte insieme

Eppure siamo Città di Cultura (unni?) con vocazione turistica (quannu?) e avremo la stazione ai Cappuccini.... pi scapparininni in modo più agevole.

Santa Venera volgi il tuo sguardo benigno sulla Città che ti ha eletto Patrona e Cittadina, illumina le menti e liberaci da ogni male.

Ore 23 di domenica, venite presto.

santodimauro
dottorziz
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domenica 3 giugno 2018

Il nuovo Sindaco ci deve fare alzare la testa





Cosa chiedere ai Candidato Sindaco? Le istanze dei cittadini sono sinora state: la cementificazione del territorio, il posto fisso e la libera circolazione delle auto.
L'egoismo del singolo per decenni ha prevalso sulla pubblica utilità e sulla pubblica sanità.
Il cambiamento di istanze in un periodo di crisi oltre che economica, soprattutto sociale sta avvenendo molto lentamente, in moto continuo, permeando le mentalità e l'atteggiamento del cittadino.
Molto ancora dobbiamo fare, non ci svegliamo un mattino e ci ritroviamo virtuosi.
Il successo della differenziata, che non immaginavo lontanamente in quelle dimensioni, mi ha stupito, sono stati bravi Ciccio Fichera e tutta l'Amministrazione Barbagallo nel saperla impostare.
L'educazione alla ZTL è risultata più difficile, la sensibilità verso il decoro urbano è risultata nulla.
Se diamo un occhio alla Città ed usciamo dal Centro osserviamo comei fabbricati siano vecchi, non antichi, vecchi, abbiamo edifici nella zona Corso Italia, Piazza Europa, Corso Sicilia (quartiere Fabio) con tecniche costruttive in cemento armato superate e rovinate.
I vecchi quartieri popolari (Morti,Pipitoni, Scaccianoce, Grazia-San Domenico) sono fatiscenti e da rimodulare con le nuove concezioni urbanistiche e antisismiche. Le facciate sono sgretolate, gocciolatoi nei balconi non ne esistono più. Chi viene ad Acireale e gira l'angolo dopo aver visto la Cattedrale e palazzo Nicolosi, corre il rischio di trovare l'antitesi di quello che ha ammirato dieci minuti prima. La donna che si abbandona e diventa sciatta non è rassegnata, è sopraffatta da un male maggiore. Acireale ha un male sociale, un male profondo, un male di vivere che prescinde dalla bellezza e dalla ricchezza. Continua intanto il rigetto della Città, chi può fa studiare i figli fuori sede; chi non si adatta ai lavori umili poi finisce ad andarli a fare fuori dalla Sicilia. Il nuovo Sindaco deve per prima cosa far tornare la fiducia agli Acesi ed infondere loro l'amore proprio. Solo così si porranno le premesse della rinascita. Acireale deve per prima cosa alzare la testa.
santodimauro
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