lunedì 25 giugno 2018

Sotto le cinque stelle ci stanno i cento campanili


La storia di Acireale ha aperto un nuovo capitolo. Protagonista è Stefano Alì persona su cui non esiste niente da obiettare e a cui faccio i miei più sinceri auguri.
La speranza di rinascita di Acireale i cittadini Acesi l'hanno riversata sul candidato del Movimento 5 Stelle, sulle doti dello stesso ne sono anche io convinto e spero che possa ben operare e vederlo alla prova non mancherà con i tanti problemi da affrontare.
Riconoscerò i meriti senza sminuirli e non concederò sconti alle critiche, dal cavallo buono mi aspetto ottime performances e conto che possano esserci.
Sulla squadra di governo mantengo le riserve per scioglierle quando li vedrò all'opera, così come per la pattuglia di maggioranza dei Consiglieri.
Del Sindaco Alì avremo tanto tempo per parlarne,  per ora è il momento che faccia festa e si goda la vittoria strameritata.

Gli Acesi hanno cambiato, hanno fatto la rivoluzione, hanno spazzato via il centrodestra.
Michele Di Re è stato sconfitto ma chi ha perso è l'on. Basilio Catanoso.
A Michele Di Re nessuna colpa è imputabile tranne di non essere credibile e creduto sul civismo: il nascondersi dietro le due liste, la sua e quella dei giovani (che tra l'altro non sono stati supportati come si doveva), cercando di fare dimenticare l'armata di ex assessori, ex consiglieri e due liste e mezza politiche, tra cui la inutilmente fortissima, a questo punto, quella di Forza Italia.
La sconfitta è stata non essere stato eletto al primo turno, il voto disgiunto prima e il mancato attaccamento al Candidato Sindaco poi, hanno permesso che Michele Di Re rimanesse deluso per la seconda volta in 4 anni.

La macchina era usata e collaudata ma stavolta è risultata vecchia, davanti al vento di rinnovamento grillino è crollata come un castello di carte.

Nino Nicotra si propone alla guida del centrodestra, forse sarebbe stato lui il candidato ottimale di questa battaglia, ma le ragioni di Catanoso non le conosciamo e non lo aiutiamo certo a piangere sul latte versato e poi non vorrei che quanto dico possa rappresentare una diminutio per Michele Di Re.

La sicurezza o meglio la sicumera di avere la vittoria in tasca è stato l'inizio della fine di un quarto di secolo di dominio del centrodestra ad Acireale.
L'onore di fare gli Alfieri come estremo presidio tocca ad  Alessandro Coco, a Giuseppe Ferlito ed a Ciccio D'Ambra (Orazio Fazzio e Luciano Scalia sono del PD).

 "I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza" Gen.Diaz 1918.



Acireale a 5 stelle, ovvero mai dire mai.


Viva Acireale, Viva Santa Venera, Viva il Sindaco Stefano Alì

santodimauro
dottorziz
cosedijaci










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