martedì 26 giugno 2018

Qualcuno aveva addirittura anche il bisnonno grillino...


Acireale si risveglia con l'ing. Stefano Alì Sindaco e con una maggioranza pentastellata in Consiglio Comunale.
Acireale è speranzosa, è felice di avere scelto l'uomo giusto, serio, preparato e soprattutto onesto.
Mi associo anche io, conosco Stefano Alì, Michele Alì e Natale Alì, tre ingegneri, tre belle persone.
Ho desiderato Sindaco Michele quattro anni fa, con Natale mi accomuna la devozione a Santa Venera, oggi plaudo a Stefano Sindaco di Acireale, mio Sindaco, che avrà le mie critiche se sarà necessario, così come avrà la mia approvazione per tutto quanto farà di buono per la nostra Città.

Michele Di Re, cugino, riconosciuta signorilmente e dignitosamente la sconfitta elettorale dovrebbe, secondo la legge elettorale, sedere in Consiglio Comunale.
Voci che circolano, spero infondate, lo danno per prossimo dimissionario.
Non posso inficiare la libertà di scelta di nessun individuo, figuriamoci di una persona come Michele Di Re, da buon cittadino ed amichevolmente però lo invito a rifletterci sopra.
La Città lo guarda: lo guardano ottomila in particolare.


Per quanto riguarda il cortile di bar, in cui mi sguazzo spesso e volentieri, noto oggi negli Acesi una certa grillinità, una ricerca del pedigree, un motivo che lo renda vicino ed affine ad uno che milita nel M5S. Cominciando dai politici che il 24 mattina professavano che il voto ai 5 stelle era un voto di protesta, di pancia, di vendetta, di bonu a bonu la sera davano la patente di realtà politica di governo a cui si sarebbero iscritti, se vivi, quasi quasi anche Don Sturzo e Alcide De Gasperi.
Politici che annunciano di avere supportato il Sindaco Alì con messe di voti e persone che confessano che da tempi lontani hanno simpatie per il movimento 5 Stelle.


Io no, mio nonno era antifascista, mio padre democristiano ed io sono pazzo per la mia Città che amo smodatamente.
Per questo caro Sindaco Alì ti auguro buon lavoro e voglio che la tua sindacatura sia la migliore di tutti i tempi, sin da quando i Giurati con la toga (privilegio di Aquilia/Acireale) decidevano le sorti dalla Loggia Giuratoria, oggi Palazzo di Città, che ieri hai invaso festosamente con i tuoi sostenitori.

P.S. Io sono e resto Pidiota.


santodimauro
dottorziz
cosedijaci


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