lunedì 10 dicembre 2018

Il Turismo Religioso è un'opportunità: cogliamola.


Ad altissimo livello, come altrimenti non poteva essere, è stata la lectura Dantis nella emozionante cornice della Chiesa dell'Arcangelo Raffaele.
Leda Vasta, Annamaria Zizza, don Sebastiano Raciti, Antonio Agostini, ed il Vescovo Raspanti hanno dato al nono Canto del Purgatorio la giusta attenzione che meritava.
Indegno ed inadeguato a parlarne, posso solo descrivere le mie personali sensazioni di apprezzamento dell'opera di Dante e degli argomenti degli intervenuti e l'orgoglio di averli vissuti all'interno di un luogo di fede che è scrigno d'arte, di storia e che per due ore (e tante altre volte) di sapienza che è al centro di Acireale.
Doulce Memoire, una corale composta da voci di qualità ha animato musicalmente la serata.

In questi giorni di Natale, un Natale di austerità per le magre finanza del Comune, ho apprezzato l'intelligente mossa fatta dai nostri Amministratori.
Il cartellone degli eventi presenta in moto massiccio attività che hanno riferimento al mondo Cattolico, dalle Chiese all'Associazionismo, dalle Parrocchie agli Oratori.
Concerti nelle Basiliche, Visite alle Chiese che sono rimaste per decenni chiuse, Presepi, le letture di Dante e così via.
Cento Campanili ha sempre creato eventi di alta qualità, la Basilica di San Sebastiano e la Cattedrale si prestano per dei bei concerti e mettono in mostra i loro tesori, l'Associazione Bellini richiede la visita delle Chiese , l'Associazione Costarelli cura la visita di Chiese e Centro Storico in notturna.
Se poi consideriamo che l'Oratorio di san Nicolò manda gli zampognari, che i ragazzi della banda che suona per San Sebastiano e Santa Venera si esibiranno e che la laica ma non tanto laica casa di Babbo Natale è composta da chi organizza la festa di Santa Venera e dall'animazione del grest del San Luigi.

Quanti Presepi e quante iniziative, ad Acireale, il mondo Cattolico è vivo e attivo, invece dorme un letargo oserei dire lisergico tutta quella folla di intellettuali che giovani, alla fine degli anni 70, faceva presagire la Rivoluzione Culturale e che oggi non riesce ad uscire dal torpore in cui è sprofondata.

Acireale e tutte le altre Aci possono contare su un non indifferente patrimonio storico-culturale-religioso che è vocato ad essere trasformato in offerta turistica.
Il Vescovo Raspanti ha parlato di turismo religioso per primo e da tempo, ha invogliato laici e collabora ed è disponibile nei confronti alle iniziative: l'Amministrazione Alì, a differenza di altre ha capito che sul Turismo Religioso può contare e ci sta contando da subito.
La visione del Vescovo Raspanti era giusta ed è stata costante, la politica è stata incostante a recepirla e soprattutto a capirla.
Oggi possiamo cogliere una opportunità, una scommessa per il futuro.
Non facciamocela sfuggire.

santodimauro
dottorziz
cosedijaci




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