domenica 28 ottobre 2018

Teatro: dalla Grecia ad Acicatena



Il misantropo che, nel tentativo anche estremo di rifiuto del mondo, viene salvato dall'amore del giovane che scardinerà la sua voglia di isolamento e di distacco dai sentimenti intenerendogli il cuore: ecco che la Grecia Antica ci è servita in questa commedia di Menandro, DISKOLOS, scritta 2301 anni fa e che la CAF grazie alla genialità della regia di Davide Pulvirenti ha messo in scena :

Il sempreverde Turi Badalà (Cnemone) nel personaggio perno della storia, che sacrifica l'attore e fa splendere Simiche (Alessia Borrello) e Pirria (Salvo Lombardo) che in entrambi gli atti fanno da mattatori.
La schiava Simiche, brutta e sciatta, a cui sono morti tre mariti e Pirria,  giovane ed esuberante schiavo del ricco Sostrato che timido ed impacciato è innamorato della giovane figlia di Cnemone la bella Criside (Myriam Pavone) che mai ha conosciuto uomo.

Pirria terrà la scena cercando di servire il padrone Sostrato e offrendo affetto (o amore) sincero al burbero Cnemone; personaggio questo di Pirria che è l'antenato delle maschere della Commedia dell'Arte, ciò a conferma che dalla Grecia è venuto il lievito a tutto ciò che è cultura nel mondo Occidentale.
Duemilatrecento anni l'amore non aveva barriere mentali e lo slancio di Pirria che fa sciogliere il cuore duro di Cnemone è senza dubbio più romantico dell'amore tra due giovani e belli Sostrato e Criside.

La commedia nella messa in scena della CAF di Acicataena vale la pena di essere vista: oltre alla bravura degli attori (la compagnia ha davvero un bel serbatoio di talenti giovani e non) c'è la regia di Davide Pulvirenti che incide e riconduce spesso, con spunti e battute, alla sicilianità martogliana che tanto piace al nostro pubblico.

Menandro ha dato un importante momento alla magia: Panfile(Vera Castro) avida di denaro, munge il ricco Sostrato per trarre gli auspici del suo amore.
La dissacrazione degli dei, con gli improbabili Afrodite ed Eros, Davo e Sicone (Giuseppe Torrisi e Francesco D'Arrigo) ha dato il via al culmine dell' ilarità nel finale della commedia.

Menandro è venuto ad abitare "o chianu a Matrici" ad Acicatena e lo ha fatto con grazia e simpatia.
Stasera si replica alle 20,30 Teatro matrice Acicatena.
Pigghiu bonu ju.

In copertina il dio Pan (Vincenzo Catanzaro) che introduce la commedia.

santodimauro
dottorziz
cosedijaci





















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