lunedì 16 ottobre 2017

All'Ipab Cristo Re stasera la cena è stata servita regolarmente



Altra giornata di passione per l'Oasi Cristo Re.
Trentasei mesi sono tanti, troppi, addirittura scandalosi.
Nella gestione degli enti pubblici non sono ammissibili ritardi di un giorno: trentasei mesi di arretrato dovrebbero fare arrossire qualsiasi funzionario pubblico, qualsiasi politico, tutti.
Siamo arrivati all'indecenza di non parlarne più, di non fare più caso ai dipendenti sui tetti, al dolore e all'angoscia del prossimo.
La disperazione che diventa normale amministrazione.
Tanto non ci possiamo fare nulla e ci alleggeriamo la coscienza.
Le Ipab, grandi carrozzoni politici,sono servite agli scopi dei politici e a tanti hanno fatto comodo.
Quando le vacche erano grasse.
Ora che le vacche sono magre le conseguenze le pagano coloro che lavorano.
Si, perchè in quell'Ipab si lavora davvero e seriamente.
In quell'Ipab si fa davvero assistenza.
In quell'Ipab c'è professionalità.
Ho trascorso tanto tempo li dentro, ho parlato con il personale, ho parlato con i parenti degli assistiti.
Ho visto la pulizia e l'igiene assoluta, ho visto chi soffre consolato come da un figlio, ho visto soffrire chi allevia la sofferenza dei ricoverati.
Eppure anche stasera la cena è stata servita regolarente.

Nulla possiamo, nulla può la politica locale come ha onestamente e senza ipocrisie sottolineato Luciano Scalia, ma le coscienze non possiamo sentircele pulite.
Il nuovo presidente della Regione Siciliana deve prendersi la briga di compiere come primo atto , dopo eletto, di mettere mano alla questione Ipab.
Le Ipab siciliane sono ricchissime, un patrimonio artistico, culturale ed architettonico di altissimo pregio: si dismettino degli immobili e subito si riconsegni la dignità ai lavoratori e alle loro famiglie.
Perchè con la dignità di questa gente, alla fine e senza averne intenzione, ci abbiamo giocato tutti, anche i disinformati: le parole spese a fiumi non hanno portato nessun beneficio.
Le collette proposte hanno solo fatto emergere che le buone parole non hanno prodotto eco.
I lavoratori dell'Ipab Cristo Re, hanno virtualmente la solidarietà di tantissimi, una solidarietà che ora e dopo anni è sempre risultata sterile ed inefficace.
Però, malgrado tutto, anche stasera la cena all'Ipab Cristo Re è stata servita regolarmente.


Io chiedo scusa per me, perchè con le mie parole non ho prodotto nulla, se non ho messo un soldo nella raccolta e poi farmi il selfie con la ricevuta, se come cittadino siciliano assieme a tutti gli altri non siamo riusciti a fare un urlo da scuotere le stanze del potere a Palermo.
Chiedo scusa perchè so cosa significa tornare a casa e non avere il coraggio di guardare in faccia i propri figli, perchè è grande e terrificante la paura che ti chiedano qualcosa oppure aprire la busta della bolletta col terrore di non poterla pagare o sentirti l'ultimo degli uomini pur avendo fatto il tuo dovere.

Non so cosa dirvi, non so cosa consigliarvi, non so...
Vi auguro di essere ancora forti come lo siete stati finora.
Vi auguro che il nuovo Presidente della Regione sia una persona con una coscienza.
Io sono stato e sarò inutile, vi ammiro e vi stimo, il mio affetto lo avete sempre avuto così come la mia solidarietà.

santodimauro
dottorziz
#cosedijaci

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