martedì 10 ottobre 2017

L'addio di Luciano Scalia


Ora la meraviglia è perfetta: Luciano Scalia con un comunicato personale ha dato l'addio alla compagine dagostiniana raggiungendo nella migrazione il suo alter ego Carmelo Messina che da mesi era già trasvolato.
Nessuno ci credeva, soprattutto dentro Cambiamo Acireale che sarebbe successa qualcosa di simile, io ci ho creduto sin da quando Carmelo Messina, irrigidendosi, aveva preso le distanze, malgrado qualche maggiorente dagostiniano lo dava per ravveduto.
Carmelo e Luciano sono legati da un cordone ombellicale indissolubile, non sono fratelli carnali, ma come i Sioux con i loro migliori amici "fratelli di sangue.

Mi incuriosisce cos'è che Luciano Scalia ha chiesto per tre volte a Nicola D'Agostino ed è rimasto inascoltato, al punto di ricordarsi della frase di S.E.R. l'Arcivescovo Gristina.

Mi incuriosiscono quali siano le incompatibilità con il progetto di Cambiamo Acireale e il metro che usa nel dire che sposando un altro progetto (?) possa essere sicuro di non sbagliare.

Non sono felice del gesto di Luciano e di Carmelo, anche se loro ritengono di avere fatto una scelta giusta, il PD non è l'MPA, il valore uomo cambia metro e calibro, l'umanità ed i rapporti interpersonali di amicizia e rispetto non vengono coltivate nelle segreterie dei partiti.

Io sono amico con Luciano e Carmelo: quando il loro carro fu relegato all'ultimo posto, io ero con loro al rientro nel cantiere; non rimasi al Comune per festeggiare con gli altri, io rimasi accanto ai miei amici che ritenevano di avere ricevuto un verdetto ingiusto.

Di Luciano apprezzo l'amore e la passione oltre che per il Carnevale anche per la nostra Principale Patrona Santa Venera, questo luglio abbiamo condiviso le amarezze di una festa menomata, abbiamo fatto fronte per arginare la protesta della gente e abbiamo portato avanti con entusiasmo la festa con l'aiuto e l'affetto di tanti amici.

Luciano e Carmelo sono uomini di cuore.
Il cuore si deve lanciare sempre oltre l'ostacolo.
Ma attenzione se oltre l'ostacolo c'è il burrone.

I veri amici non giocano mai con le debolezze degli altri.
In questa frase c'è tutto il succo dell'amarezza di Luciano Scalia.
Riuscirla a decifrare ci farà capire.

santodimauro
dottorziz
#cosedijaci

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