giovedì 5 ottobre 2017

Anche con tre carri sarà Carnevale



Non morirà il Carnevale di Acireale.
Non morirà in particolar modo perchè le incomprensioni sono sciocche e per motivi superabili.
Io stimo oltremodo Antonio Belcuore e sono convinto che le sue strade sono le migliori perchè portano a migliori risultati, anche se non ci sono migliori percorsi per ottenerli.
Purtroppo la Cittadella è un mondo a parte, una enclave nel territorio acese.
Lo ha capito Coniglio che ha messo in essere, nel gestire la Fondazione, capolavori di democristianità.
Coniglio è riuscito a farsi amare e a dare un primo input alla riformulazione del Carnevale.
La fase 2.0 invece ha trovato i detrattori, gli scontenti, i delusi...
Non sono un tecnico e non saprei dire quale possa essere la formula che accontenti tutti e consenta al Carnevale di Acireale di crescere nella qualità e nella diffusione.

Comunque come ho detto prima, il Carnevale non morirà, continuerà anche con tre carri, questo pare l'indirizzo di Fondazione ed Amministrazione.

Nessuno sarà felice se ciò succederà, gli Acesi amano il Carnevale.
Ma così come lo amano, così pure hanno anche altri e più gravi pensieri per la testa.
Il Carnevale fa parte indissolubile di Acireale ma possiamo stare certi che nessun acese si strapperà i capelli o scenderà in piazza a dimostrare o si legherà ai cancelli della villa, qualora non si facesse più. Alla fine diventerebbero solamente un milione di euro che potrebbero essere impegnati altrimenti.

Non fate morire il Carnevale.
Una peculiarità tutta nostra che potrebbe diventare risorsa.
L'arte e la magia del Carnevale sono insostituibili.

Però ricordiamoci che nessuno è indispensabile e che tutto può finire.
Nessuno abbia sulla coscienza la fine del Carnevale di Acireale.

Carnevale è Acireale


santodimauro
dottorziz
#cosedijaci

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