mercoledì 11 ottobre 2017

La politica parlata e i maccaruni che allinchiunu a panza


Ni stamu addivirtennu.
Più tempo passa e più mi convinco che la profezia di Cisco Graziano sia sempre più fondata: "a chiù di unu ci murunu a porta", in quanto entrando nella fase effervescente  la campagna elettorale cominciano gli scoppiettii.
Ad Acireale i Comitati ci ricordano cos'era il lavoro: un frenetico andirivieni di galoppini, quaglie, curiosi, accattoni, leccaculo, millantatori, calunniatori, approfittatori, spie, delatori, vendicatori e vendicativi... una fiera di paese, una babele di gente.
C'è il bar, il bar del potere, dove c'è qualcuno che addirittura viene con un saltello ad inebriarsi dell'odore che emana e lo respira a pieni polmoni, uno che non vuole aspettare il suo turno e come a monopoli alla fine molto probabilmente salterà il giro.

Chi conosce la festa di Sant'Agata sa che la domanda più ricorrente è: unn'è a Santa?
La domanda più ricorrente in questi periodi ad Acireale è: quanti voti pigghia a Jaci Sammartino?
Sempre di Santi si parla.

Potrei azzardare delle previsioni, che non abbiano nessun fondamento scientifico, statistico, demoskopico, analitico, cabalistico e paranormale, basate solamente su una mia intuizione personale, invece voglio invertire i ruoli chiedo a chi mi legge di fare delle previsioni sui singoli candidati, su quanti voti prenderanno ad Acireale.


santodimauro
dottorziz
#cosedijaci




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